Sorrento. Dimissioni giunta e Consiglio comunale, le reazioni

Ieri sera le dimissioni in massa di assessori e consiglieri comunali hanno, di fatto, provocato l’azzeramento dell’amministrazione di Sorrento. È la conclusione decisamente poco gloriosa della consiliatura conseguenza dell’arresto del sindaco Massimo Coppola accusato dalla Procura di Torre Annunziata di aver intascato delle tangenti su appalti pubblici. Ora si attende la nomina del commissario da parte del prefetto di Napoli, Michele di Bari. Soggetto che dovrà traghettare il Comune verso le elezioni del prossimo anno.

Nel frattempo si rilevano le reazioni di chi, fino a ieri, faceva parte dell’amministrazione.

“È dura e fa male, molto male – commenta il vice sindaco, Paolo Pane -. Ma le decisioni giuste non sempre sono le più semplici. Ieri sera ci siamo dimessi, in attesa di sviluppi e fiduciosi nel lavoro della magistratura. Si è conclusa un’esperienza, purtroppo, nel peggiore dei modi possibile.
Un’esperienza che ho cercato di onorare, fino alla fine, con impegno e passione politica. Non posso nascondere l’amarezza, lo sconforto, la delusione, la rabbia, e tanti altri sentimenti che mi hanno travolto in questi giorni, ma provo ad aggrapparmi alle tante persone che mi hanno sostenuto in questo percorso e che mi hanno espresso la loro fiducia e vicinanza”.

“Da ieri sera si è conclusa la legislatura al Comune di Sorrento – evidenzia il presidente del Consiglio comunale, Luigi Di Prisco -. Il tutto è durato molto perché prima di giungere a tale gesto di forte responsabilità e senso delle Istituzioni, abbiamo condiviso con il Segretario Generale delle importanti delibere che sono state adottate dalla Giunta Municipale per la sistemazione della pianta organica finalizzate alla rotazione dei Dirigenti oggetto di indagini ed alle dovute sospensioni cautelative. Si è proceduto in Giunta anche a nominare un ufficio disciplinare con un organo monocratico nella persona di Vincenzo Limauro.
Avrei preferito che si fosse andati tutti in aula, ma ciò non è avvenuto. Tuttavia, è giusto rimarcare pubblicamente la totale estraneità, mia e del gruppo che rappresento, ai fatti che stanno emergendo con una vera escalation giudiziaria al Comune di Sorrento.
Il senso delle dimissioni è quello di affidare a un soggetto terzo nominato dalla Prefettura il compito di mettere in chiaro la situazione.
Il lavoro svolto in questo periodo dal segretario generale è encomiabile e da quello bisogna ripartire. Bisogna innanzitutto procedere ad analizzare con scrupolo tutte le gare e gli affidamenti degli ultimi tempi e a provvedere, dove ci siano incongruenze, al blocco o alla revoca degli stessi.
Bisogna attenzionare in modo ferreo tutte le ulteriori gare future.
Da parte mia, oltre alla totale fiducia nella magistratura e di tutti gli organi inquirenti, mi preme ringraziare coloro che hanno collaborato con me in modo attivo in questi anni di Presidenza del Consiglio Comunale. Ringrazio di cuore tutti i consiglieri della lista Viviamo Sorrento e coloro che si sono candidati all’ultima tornata elettorale nella mia civica, i quattro assessori che si sono alternati in questi anni, per il contributo e il lavoro svolto: in ultimo la dottoressa Concetta Spano nominata di recente.
Un grazie anche ai consiglieri comunali e assessori di altre compagini che hanno svolto il proprio ruolo con onestà e dedizione.
In questi anni ho cercato di mettere sempre in luce e risalto il ruolo del Consiglio Comunale affinché esso non fosse delegittimato dal proprio ruolo di assoluta centralità negli organi istituzionali cittadini.
Numerose volte ho dovuto sollecitare gli organi dirigenziali a inviare per tempo le delibere da presentare al consiglio. Molte volte gli atti sono stati rimandati indietro per approfondimenti. Tante le segnalazioni effettuate su problematiche relative alla città che sono restate inevase o inascoltate.
Durante una riunione di maggioranza di circa due anni fa, sollevai la problematica che intorno alla mia persona c’era un muro di gomma eretto da chi non mi dava ascolto e da mancati riscontri da parte di alcuni uffici.
Nonostante tutto, sono andato avanti con grande senso di responsabilità e delle istituzioni perché non potevo in alcun modo intuire quale sistema si muovesse nell’ombra.
Ora, non spetta a noi emettere giudizi o sentenze, a questo penserà la magistratura. A me e tutte le persone perbene che sono state presenti al comune il compito di dare piena disponibilità al Commissario per portare a una rinascita della nostra amata Sorrento perché il lavoro non è finito ieri sera. Anzi, ora c’è da ricostruire su queste macerie”.

“I gravi fatti che dal 20 maggio si sono succeduti nella Nostra Sorrento ci hanno spiazzati, sconvolti ed ammutoliti – il pensiero dell’assessore Rossella Di Leva -. Ma il grande senso di responsabilità e di azione civica nei confronti delle Istituzioni Cittadine ci ha spinto ad andare avanti, per far camminare la macchina amministrativa tenendo fede al giuramento prestato agli Elettori e allo Stato Italiano. Ma con il passare delle ore è stato sempre più chiaro che non vi erano i presupposti per proseguire.
Così ieri, ad una settimana dall’arresto del sindaco, il Prefetto di Napoli lo ha sospeso da ogni funzione e carica …. e dopo una lunga ed estenuante Seduta dell’assemblea cittadina, si è decisa la dimissione in blocco dei componenti della Giunta e del Consiglio Comunale di Sorrento.
Dimissioni e non atto di abbandono stante la necessità di offrire ai Cittadini un gesto forte e necessario, per affermare la propria estraneità ai fatti criminosi imputati nell’ordinanza di custodia cautelare, e per allontanarsi e lasciare al Prefetto la possibilità di adottare ogni altro possibile provvedimento atto ad assicurare la Governance dell’Ente Pubblico.
Quale Consigliere, prima, ed Assessore poi, ho fatto di tutto per onorare le persone che cinque anni fa mi scelsero per rappresentarle, impegnandomi nella cura e decoro della Città, nella scelta di eventi rilevanti per la prosecuzione storica- culturale, musicale e religiosa, sostenendo associazioni e proposte meritevoli in ogni settore, cercando di valorizzare eccellenze del territorio, offrendo spunti di riflessione e momenti di condivisione di pura magia… . E tutto questo, anche quando non trovavo l’assenso all’interno del consesso cittadino, la mia visione della citta’ non sempre era condivisa.
Avrei voluto portare avanti tanti altri progetti, vi assicuro bellissimi, poi i tragici fatti degli ultimi giorni…una pugnalata!
Ora molte cose verificatesi nel corso degli ultimi anni, trovano un senso, ora capisco il perché degli attacchi subiti sui media…..come una strategia precisa per annullarmi politicamente.
Da oggi torno ad essere una normale cittadina e, penso di aver fatto tutto quello che onestamente ed umanamente potevo, per la mia “Sorrento Gentile”.
Grazie a chi ha creduto in me, a chi mi ha sempre incoraggiata a non mollare, a stringere i denti e a gettare il cuore oltre l’ostacolo… l’ho fatto, sfidando le mie fragili forze…
Amo immensamente la mia città, spero che le nostre dimissioni possano rappresentare un bel colpo di spugna dal quale ripartire come Sorrento merita”.

“Avrei sognato un finale diverso- afferma l’assessore Eduardo Fiorentino -. Eppure, sono sempre qui, a metterci la faccia. Nel bene e nel male.
Da oggi, non sono più assessore della Giunta municipale della nostra città. Mi sono dimesso. Ci siamo dimessi. I motivi li conoscete, la vicenda è nota, anche se attendiamo sempre sviluppi, fiduciosi nel lavoro della magistratura.
In questo frangente, voglio semplicemente ringraziare i miei concittadini, il personale comunale, i volontari e tutti coloro che mi hanno affiancato in questa avventura. Insieme, specie nell’ambito delle politiche giovanili e dell’Informagiovani, abbiamo fatto ottime cose. Il rammarico è aver lasciato il discorso a metà.
Ci saranno tempi e modi per tornare a parlare di quello che sta accadendo. Ci saranno tempi e modi per delineare l’impegno del domani”.

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