Da una parte una commessa di Castellammare, che chiedeva con insistenza il riconoscimento del figlio nato a suo avviso dalla relazione extraconiugale tra i due, dall’altra un imprenditore di Sorrento, sposato e già padre, che la denunciò per stalking. Alla fine per lei arriva l’assoluzione.
Ieri il giudice del Tribunale di Torre Annunziata ha assolto per non aver commesso il fatto la donna finita a giudizio con l’accusa di atti persecutori ai danni dell’ex amante. Tra l’altro poche settimane fa, con una sentenza civile, il Tribunale oplontino ha stabilito il riconoscimento di quel bimbo poiché il presunto padre biologico ha rifiutato tre volte di sottoporsi al test del Dna. Un rifiuto ripetuto che, secondo quanto stabilisce la Cassazione, equivale a una tacita ammissione della paternità.
Per quanto riguarda la sentenza di ieri, invece, i fatti risalgono ad alcuni anni fa quando la 40enne stabiese comunicò all’uomo di essere in dolce attesa. Lui divenne sfuggente mentre lei continuava a tentare insistentemente di contattarlo. Da ciò la denuncia per stalking nei confronti della donna, poi finita a processo. Ieri l’ultimo atto del procedimento di primo grado, con l’assoluzione con formula piena.
