MASSA LUBRENSE. Una gara combattuta fino all’ultima postazione di birilli. Un duello tra i due piloti di casa più attesi della vigilia conclusosi solo al fotofinish. Salvatore Venanzio e Luigi Vinaccia si sono dati battaglia lungo i sinuosi e panoramici tornanti del Nastro d’Oro, a Massa Lubrense. La ventesima edizione del Trofeo Città di Massa Lubrense, ha riservato sorprese e colpi di scena a ripetizione per gli spettatori assiepati lungo il tracciato di tre chilometri che dal ponte di Marciano sale, nell’incantevole scenario affacciato sull’isola di Capri, sino alla frazione di Termini.
Altalena di emozioni che ha caratterizzato tutte le tre manche della gara organizzata dal Rombo Team con il patrocinio dall’amministrazione comunale di Massa Lubrense e dell’Automobile Club Napoli e valida per il Trofeo d’Italia Centro-Sud, Trofeo Italiano Femminile e Coppa Slalom terza zona, oltre ad essere memorial Mario Adario e Tino Valente, VI memorial Vittorio Marcia e coppa Enrico Palumbo.
Nella prima salita a far segnare il miglior crono è stato Antonino Sbaratta in 1,39 e 06. Secondo tempo di Vinaccia staccato di 2,10 secondi poi Venanzio a 11,47 con la penalità per aver abbattuto un birillo. Nella seconda prova è Vinaccia a imporre il ritmo con 1,36 e 14. Alle sue spalle Cataldo Esposito con un ritardo di 5,89 e poi ancora Venanzio a 8,30, tempo sul quale incide un’altra penalità.
Si arriva così alla terza e decisiva manche. Questa volta Salvatore Venanzio con la sua Radical Sr4-Suzuki compie un percorso netto fermando il cronometro su 1,34 e 13. Anche Vinaccia si migliora, ma con la sua Osella PA9/90-Honda, non riesce ad andare oltre l’1,35 e 12. Alla fine tra i due driver della costiera il distacco sarà di meno di un secondo (99 centesimi). Sul terzo gradino del podio sale Sbaratta con una Radical Prosport-Suzuki staccato di 4,09.
A seguire si sono piazzati Cataldo Esposito e Antonino Lucibello, entrambi con Radical Sr4-Suzuki, poi Franco Gargiulo al volante di una Fiat 126 Victor 77-Suzuki, Donato Catano con una Autobianchi A112, Marcello Bisogno con una Fiat 127, Alberto Scarafone con una Gloria-Suzuki ed a chiudere i primi 10 posti Antonino Esposito con una Renault 5 Turbo.