La decisione del Tar Campania, riguardo al ricorso presentato da 55 società di “Charter” contro il disciplinare dell’Amp Punta Campanella, che in estate aveva regolamentato le attività commerciali all’interno del Parco, non è una sconfitta per l’Area marina protetta. Il Tribunale Amministrativo Regionale, che a luglio non aveva concesso la sospensiva del disciplinare, ha dichiarato improcedibile il ricorso, essendo ormai scaduto il termine di efficacia del provvedimento, e ha indicato la strada da seguire per regolamentare le attività di noleggio e locazione nell’Amp.
Del resto, il disciplinare 2024 non era già più in vigore dal 31 dicembre scorso (scade ogni anno) e gli uffici dell’Amp erano già al lavoro per modificarlo, recependo anche alcune osservazioni degli operatori commerciali.
“Seguiremo le indicazioni del Tar – sottolinea Lucio Cacace, presidente Amp Punta Campanella -. Il regolamento nuovo è già pronto e a breve convocheremo le società di noleggio e locazione per un altro confronto, perché riteniamo opportuno operare in sintonia con tutti. Il nostro obiettivo è stato sempre e solo quello di conciliare al meglio la tutela dell’ambiente marino con una corretta fruizione dell’Amp, che sia responsabile, sostenibile e rispettosa delle regole, della sicurezza e del nostro splendido mare che va salvaguardato senza ledere gli interessi di nessuno”.