Prezzi delle vacanze in salita. A lanciare l’allarme sono le associazioni dei consumatori, tanto che in tanti hanno detto addio ai soggiorni lunghi da 10 o 14 giorni ed anche al costosissimo mese delle ferie, ovvero agosto, e anche a luglio, puntando sui più abbordabili giugno e settembre. “La ripresa del turismo in Italia e la crescita delle presenze dall’estero – spiega all’Ansa il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – spingono gli operatori ad applicare continui rialzi delle tariffe, rincari che non appaiono giustificati né da fenomeni come caro-energia e inflazione, né dai maggiori costi in capo a strutture ricettive e società di trasporti”.
È la stessa associazione che disegna una mappa dei prezzi per i soggiorni dalla quale emerge che in Campania le località dove si spende di più sono Amalfi e Sorrento. Lo studio di Assoutenti ipotizza il soggiorno di una famiglia con due figli che decide di trascorrere una settimana di villeggiatura a cavallo di Ferragosto in un hotel a 3 stelle. Ebbene a Sorrento si parte da 2.051 euro, fino ad arrivare a 2.264 euro ad Amalfi. In sostanza circa 300 euro al giorno.
Il Codacons, invece, come ogni anno fornisce i dati sui listini degli stabilimenti balneari e la classifica dei lidi più costosi d’Italia. In linea generale, per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, la spesa media rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2024, e si attesta tra i 32 e i 35 euro al giorno, con forti differenze sul territorio con picchi per i lidi esclusivi delle località più prestigiose che arrivano addirittura a superare i 500 euro.