Ok dei vescovi della Campania alle processioni, tornano i riti di Pasqua

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Torna la tradizione delle processioni di Pasqua. Dopo due anni di stop a causa della pandemia i cortei degli incappucciati che caratterizzano la Settimana Santa possono di nuovo invadere le strade. A sancire la ripresa delle celebrazioni è la Conferenza episcopale campana.

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Questa la nota dei vescovi:
Il 31 marzo 2022, come già preannunciato dalle autorità civili, terminerà lo stato di emergenza imposto dalla pandemia da Covid-19.
Tutti abbiamo avvertito la mancanza delle ordinarie relazioni pastorali legate alla vita liturgica ed anche alle espressioni della pietà popolare.
Se pure con prudenza, ora incamminiamoci sui percorsi interrotti, con rinnovato entusiasmo e con alcune raccomandazioni.
Nel riprendere, dopo il 31 marzo, le consuete espressioni di pietà popolare, rimane l’obbligo previsto delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza e di tutela sanitaria da parte delle autorità civili.
Per non vanificare il tempo di prova che abbiamo attraversato è opportuno vivere le espressioni della pietà popolare, in ottemperanza alle indicazioni offerte dai vescovi della Campania in questi anni.
Il tempo che viviamo con le nuove povertà e le emergenze umanitarie ci chiama a riscoprire il valore della sobrietà ed esige segni concreti di solidarietà.

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In virtù della decisione dei vescovi della Campania, l’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare ha predisposto un documento con il quale fornisce indicazioni dettagliate sull’organizzazione e lo svolgimento delle processioni. Questo il testo firmato dal vicario generale, don Mario Cafiero, dal responsabile dell’ufficio liturgico, don Emmanuel Miccio e dal responsabile delle confraternite, don Ciro Esposito:
Il comunicato stampa dei vescovi della Campania dello scorso 7 marzo consente la ripresa delle espressioni della pietà popolare, e quindi anche la possibilità di vivere le tradizionali processioni in occasione della Settimana Santa. Siamo sollevati dall’aver superato il tempo più difficile e doloroso della pandemia, ma pur sempre coscienti che essa non è del tutto terminata; pertanto, come arcidiocesi, desideriamo vivere anche questa ripresa con prudenza ed accortezza, volendo sì attingere alla pietà popolare che è ritenuta giustamente «vero tesoro del popolo di Dio, ma mantenendo delle attenzioni che garantiscano la sicurezza di ogni sua manifestazione.
I seguenti orientamenti intendono essere uno strumento di tutela della salute dei singoli e della comunità tutta, e, allo stesso tempo, un esercizio di comunione, in modo che anche il nostro “andare per strada” tipico della Settimana Santa, sia caratterizzato da quello stile del “camminare insieme” a cui il Sinodo ci riporta con passione.
Iscrizione
 Si dispongano tempi e luoghi adeguati affinché l’iscrizione dei partecipanti alla processione avvenga in modo da evitare assembramenti
 Si faccia attenzione che la consegna delle vesti non diventi veicolo di contagio, in modo particolare per quanto riguarda il cappuccio/scapolare, si eviti il passaggio dell’indumento da una persona all’altra senza opportuno lavaggio/sanificazione
Processione
 Il raduno dei partecipanti, e le operazioni di preparazione del corteo processionale avvengano in un luogo all’aperto, ma chiuso al pubblico (cortile, campetto, chiostro…)
 I partecipanti alla processione raggiungano il luogo stabilito avendo già indossato l’abito processionale
 Si semplifichino il più possibile, le operazioni di “uscita” della processione, evitando cerimonie complesse, lunghe ed articolate, che, da una parte, sarebbero motivo di assembramento in un punto specifico per “gli spettatori”, e dall’altro, non rientrano nella nostra tradizione locale, che ha sempre considerato le celebrazioni del Triduo come fonte degli itinerari processionali
 Le statue ed i loro portatori sono le sole autorizzate ad uscire dalle chiese, se loro abituale luogo di custodia
 In tutte le fasi di organizzazione e preparazione della processione si indossi la mascherina, anche se ci si trova in spazi esterni
 Una volta che il corteo si è dispiegato lungo la strada, i partecipanti possono togliere la mascherina
 I portatori delle statue indossino la mascherina per tutta la durata del corteo e della sua preparazione
o Se l’amministrazione della confraternita lo ritiene, i portatori possono non indossare la mascherina, ma solo a condizione che ognuno abbia portato un certificato di tampone con esito negativo svolto entro le 24h precedenti.
 Se la processione dovesse prevedere l’ingresso in chiese o cappelle (come nel caso delle visite agli altari della Reposizione), in ogni chiesa/cappella vale il protocollo specifico in vigore dal maggio 20203 (capienza massima ammessa, distanziamento, obbligo di mascherina)
 Anche il rientro della processione avvenga in un luogo all’aperto. Eccezione si ammette solo per le statue ed i loro portatori, che possono rientrare nelle loro sedi abituali
 Si dispongano tempi e luoghi adeguati affinché la riconsegna della veste (immediatamente dopo la processione oppure nei giorni a seguire) avvenga in modo da evitare assembramenti
Cori
 Si autorizza la partecipazione ai cori a chi ha compiuto 14 anni
 Le prove dei canti siano vissute (all’interno o all’esterno) mantenendo distanziamento
interpersonale di almeno 1 metro ed indossando la mascherina
 Per la partecipazione ai cori in processione è richiesto il Green pass rafforzato
 Durante la processione si può non mantenere il distanziamento interpersonale, ma sia indossata la mascherina per tutta la durata del corteo, anche durante il canto
o Se l’amministrazione della Confraternita lo ritiene, per i cori, si può non mantenere il distanziamento e non indossare la mascherina, ma in tal caso si richieda ad ogni corista un certificato di tampone con esito negativo svolto entro le 24h precedenti.
I presenti orientamenti tengono conto del quadro normativo vigente al 09/03/22. L’Arcidiocesi si riserva di modificarli qualora dovessero cambiare le norme nazionali o regionali in materia di contenimento della pandemia.
Si lascia al discernimento dei governi delle singole confraternite la possibilità di adottare ulteriori misure di prudenza, così come si auspica un tempestivo e pieno dialogo con le amministrazioni comunali e le autorità competenti, per quanto riguarda la pubblica sicurezza e la situazione sanitaria.

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