Niente ospedale unico della penisola sorrentina a Sant’Agnello: “E ora?”

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“E ora che succede?”. Se lo chiedono i cittadini di Sant’Agnello e tutti coloro che abitano in penisola sorrentina. Sabato mattina, dopo tre ore di discussione, il Consiglio comunale vota contro il progetto dell’ospedale unico. La procedura si arena. “Ma cosa significa? In costiera si costruirà un nuovo e moderno presidio per sostituire i due esistenti a Sorrento e Vico Equense? E che fine fanno i 113 milioni di euro già disponibili?”. Domande alle quali è difficile rispondere.

Anche chi in questi mesi si è schierato apertamente contro l’opera, ha sempre messo in chiaro che “non è il caso di costruirla nel centro di Sant’Agnello, ma va fatta”. Anche lo stesso sindaco Antonino Coppola chiarisce: “Non sono contrario al nuovo ospedale, ma al sito scelto”. Fatto sta che il voto di sabato, salvo sorprese, sancisce l’addio definitivo al progetto al quale si lavorava dal lontano 2010. Un iter lungo e complesso, forse anche troppo, che arriva all’inatteso epilogo.

Fino alla scorsa primavera, vale a dire alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Sant’Agnello, l’infrastruttura non sembrava minimamente in discussione. Poi la vittoria del gruppo di Antonino Coppola che presenta un programma nel quale si annuncia l’intenzione di rivedere la procedura. Ed il passaggio in Consiglio comunale per un voto determinante rappresenta l’occasione per mettere in discussione il progetto.

“Finisce così?”. Probabilmente si. Secondo il sindaco Coppola ci sono dei siti alternativi dove realizzare il nuovo presidio. Ma bisogna convincere la Regione che ha già investito 5 milioni di euro per un elaborato esecutivo destinato a finire tra la carta straccia. Soprattutto il governatore Vincenzo De Luca che ha scommesso sulla costruzione del nuovo presidio garantendo anche le risorse, mettendo sul piatto 23 milioni di Palazzo Santa Lucia ed ottenendone altri 90 dallo Stato.

Lo stesso De Luca in queste settimane non è stato tenero nei confronti dell’amministrazione Coppola quando ha saputo delle perplessità sollevate intorno al progetto. Sarebbe ora disposto, dopo lo schiaffo ricevuto, a scommettere di nuovo sull’ospedale unico della penisola sorrentina?

C’è poi anche un altro scoglio da superare. Si è rotto il fronte unitario dei sindaci che in 13 anni, nonostante gli avvicendamenti ai vertici delle diverse amministrazioni, hanno lavorato per un obiettivo comune. Quanto accaduto sabato provoca una spaccatura difficile da sanare come evidenziato dagli stessi primi cittadini che nei giorni scorsi hanno firmato una lettera chiedendo a Coppola ed ai suoi “una decisione presa con coscienza e nell’interesse dell’intera penisola sorrentina per la quale ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità politiche e non solo”.

Ed in questa chiave la delibera approvata dal Consiglio comunale di Sant’Agnello provoca una frattura profonda. Tanto che ora potrebbe essere messa in discussione anche l’unione dei Comuni il cui iter è in dirittura di arrivo e la cui costituzione avrebbe comportato semplificazioni per alcuni importanti settori come mobilità e gestione dei rifiuti.

Articolo del nostro direttore per Il Mattino.

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