Domani è una giornata cruciale per Francesco Schettino che potrebbe ottenere la semilibertà. L’ex comandante della Costa Concordia, condannato a 16 di reclusione per la tragedia dell’isola del Giglio del gennaio 2012, si presenterà davanti al tribunale di Sorveglianza di Roma che dovrebbe prendere una decisione rispetto alla richiesta avanzata dal legale dopo aver maturato il termine che gli consente di accedere a misure alternative al carcere. “Io mi auguro che vinca non il mio assistito ma il diritto”, ha detto all’Ansa il suo avvocato, Paola Astarita.
L’ex comandante della Costa Concordia è recluso nel carcere di Rebibbia dal 13 maggio 2017, dopo la sentenza che lo ha condannato in via definitiva per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio colposo e abbandono dell’imbarcazione.
Era la serata del 12 gennaio 2012 quando si verificò il naufragio nel quale persero la vita 32 persone, vittime di quello che divenne il celebre “inchino” di fronte l’abitato dell’isola, a ridosso della costa.
Nel caso in cui venisse concessa la semilibertà, Schettino potrebbe lasciare il carcere durante il giorno per un lavoro esterno. “Quello che possiamo fare – conclude l’avvocato Astarita – è aspettare con fiducia”.