META. Giancarlo Siani, Antonio Esposito Ferraioli, Alberto Vallefuoco e Peppino Impastato. Sono i nomi delle quattro giovani vittime della criminalità organizzata cui è dedicato il murales realizzato su una parete esterna del liceo classico Publio Virgilio Marone da un gruppo di studenti. Ispirata dalla professoressa Carmen Sicignano, l’opera raffigura i giovani uccisi dalla malavita con, sullo sfondo, il Vesuvio.
Ad inaugurare il murales, realizzato da Carlo Giuffré, Maria Jada Astarita, Martina Bucciero e Federica Cappiello sono stati Mario Ferraioli, fratello del sindacalista Antonio ucciso nel 1978 a Pagani, e Paolo Siani, fratello del giornalista de “Il Mattino” Giancarlo trucidato a Napoli da un commando della camorra nel 1985.
Nell’opera degli studenti, inoltre, vengono ricordati anche Alberto Vallefuoco, ucciso per errore nel 1998 a Pomigliano D’Arco insieme ai colleghi – anch’essi estranei al giro della criminalità organizzata – Salvatore De Falco e Rosario Flaminio nei pressi del pastificio Russo dove lavoravano e Peppino Impastato, giornalista assassinato dalla mafia a Cinisi (PA) nel 1978.