Sono 29 milioni gli italiani pronti a partire tra giugno e settembre per uno o più viaggi con un budget complessivo pro capite a disposizione di 1190 euro, il 10 per cento in più del 2023. È quanto emerge dal consueto studio condotto in questo periodo da Confcommercio ed Swg. L’indice di fiducia dei viaggiatori dell’Osservatorio Turismo segna quota 72 su scala da 0 a 100: 2 punti in più di giugno 2023 e 1 in più di giugno 2019.
Trend positivo con un probabile 2024 finalmente da record anche per la domanda interna. Numeri che sanciscono la fine di un lungo periodo in cui il rapporto tra gli italiani e le vacanze era stato a dir poco “tiepido”, e comunque ben lontano dalle ottime performance dei flussi esteri diretti in Italia, anche se c’è sempre la variabile meteo che all’ultimo minuto potrebbe influenzare i programmi delle partenze.
Gli italiani mettono a disposizione, in media, 400 euro a persona per i loro short break, 660 per una vacanza breve e 1.015 per i viaggi più lunghi. Spenderanno quindi, in ragione del mix di viaggi adottato per ciascun mese, una media di 910 euro a persona in agosto, il mese con la maggiore incidenza di vacanze lunghe, che scende a 750 euro a luglio, superato di poco, in questa classifica, da settembre, con 760 euro a testa. A giugno questo valore si è attestato a 630 euro.
Alla domanda su dove pernotteranno in viaggio, le risposte del campione da un lato individuano le classiche strutture turistico-ricettive, alberghi, villaggi vacanza, campeggi e resort, alle quali si indirizzano complessivamente oltre 4 italiani su 10, più della metà in alberghi, e dall’altro le seconde case di proprietà o l’ospitalità presso amici e parenti, scelte nel 14% dei casi, che diventano il 17 per cento per le vacanze più lunghe.
Per b&b e affitti brevi invece, la preferenza appare più legata alla durata del viaggio. I primi sono scelti addirittura nel 22 per cento dei casi per vacanze brevi, scendendo al 13 per cento per quelle di 7 giorni o più. Per i secondi la tendenza è esattamente opposta: si va dal 9 per cento per gli short break al 14 per cento nelle vacanze più lunghe. Nei 4 mesi in esame, in cui la metà di viaggiatori previsti farà più vacanze di diversa durata, è significativa la percentuale (34 per cento) di coloro che sceglieranno mete tanto nazionali quanto oltre confine. Il 58 per cento resta però sempre fedele all’Italia, scegliendo esclusivamente destinazioni lungo lo Stivale, mentre il restante 8 per cento farà vacanze solo all’estero.
Delle destinazioni scelte per i viaggi tra giugno e settembre, il 24 per cento saranno mete balneari, soprattutto per le vacanze più lunghe, dove questa preferenza raggiunge il 39 per cento delle indicazioni espresse dal campione intervistato. La montagna raccoglie il 13 per cento delle preferenze nel quadrimestre superando, seppure di poco, tanto le città quanto i luoghi d’arte, entrambi con l’11 per cento delle preferenze. Su questi ultimi però gli italiani programmano maggiormente 1 o 2 notti a destinazione, così come per i piccoli borghi, che seguono con il 10 per cento delle preferenze.