Telecamere di sorveglianza per la tutela del Parco di Punta Campanella

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MASSA LUBRENSE. Vita dura per datterai e pescatori di frodo. Nel giro di qualche settimana diventerà più difficile saccheggiare i fondali dell’Area marina protetta di Punta Campanella. Sta per essere installato, infatti, il nuovo sistema di videosorveglianza voluto dal ministero dell’Ambiente e approvato in sede di conferenza dei servizi.

Il progetto prevede l’allestimento di 14 occhi elettronici nei punti strategici del Parco, da Vico Equense ai bagni della Regina Giovanna del Capo di Sorrento. Una stazione di monitoraggio troverà posto anche sugli isolotti de Li Galli, dove la videocamera sarà sistemata su un traliccio già esistente così da ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Le riprese saranno trasmesse alle stazioni di monitoraggio e da qui inviate al comando dei carabinieri per la tutela ambientale di Napoli che potranno controllare in tempo reale quanto accade nelle acque e lungo il litorale dell’Area protetta di Punta Campanella, a cominciare dagli eventuali raid dei datterai. In caso di reato, i vertici del Parco potranno denunciarlo ai carabinieri chiedendo l’immediata acquisizione delle immagini.

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