Tasso investito a Piano di Sorrento. Il Wwf: È il quarto dal 2011

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Era uno stupendo esemplare femmina di Tasso (Meles meles) quello rinvenuto nella giornata di ieri dai volontari del Wwf ai bordi della via Meta Amalfi prima del ponte di San Liborio, a Piano di Sorrento. Aveva una zampa fratturata e sanguinante e lesioni interne causate da un violento urto con un autoveicolo.

“Dispiace trovare senza vita tali stupende creature – dichiara Claudio d’Esposito presidente del Wwf Terre del Tireno -. È assai probabile che la femmina di tasso abbia lasciato dei cuccioli orfani. Se così fosse la perdita sarebbe ancor più grave. Il tasso è un animale pressochè monogamo. La stagione degli amori va da gennaio a marzo, ma la gestazione viene ritardata di circa 10 mesi e i cuccioli, da 1 a 5, nascono sempre tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, ossia nel periodo più favorevole dell’anno.

Solo nel Comune di Piano di Sorrento, dal 2011, questo è il quarto esemplare rinvenuto morto sulla strada (gli altri erano sulla SS. 163 presso il Montano, al Pino Sentinella e in via Nastro Azzurro di fronte al deposito Anas). L’aspetto positivo e che abbiamo documentato, oltre a numerose tracce, anche la presenza di alcuni esemplari vivi e attivi: in via Cermenna, a via Creta, a Parco Lamaro, allo Scaricatoio, nella proprietà ex Leone Massa, ecc… che fanno ben sperare sulla ripresa di tale specie”.

Il tasso, inconfondibile col suo muso allungato e la banda bianca, è un mammifero della famiglia dei Mustelidi di abitudini notturne. Si nutre di tuberi, radici e rizomi che scalza con le poderose zampe ungulate, ma anche di vermi, lumache e piccoli serpenti, compresa la vipera, al cui veleno è immune.

Nel comunicare emette una vasta gamma di suoni: soffi, brontolii, abbaii e grida acute. In inverno riduce la sua attività, ma senza andare in letargo. In caso di forte freddo può trascorrere diverse settimane nella tana, imbottita di erbe e muschi, utilizzando il grasso accumulato durante la stagione favorevole. Come riparo utilizza grotte naturali, anfratti nelle rocce, ceppaie di grossi alberi o tane scavate nel terreno con più aperture e intricate gallerie, che spesso condivide con la volpe. Vive in aree boschive o in zone aperte con vegetazione che gli consenta di trovare riparo, spesso in corrispondenza di corsi d’acqua e rivoli.

Un tempo cacciato e consumato come selvaggina, è divenuto raro in penisola sorrentina. Tuttavia gli studiosi del Wwf, grazie anche all’ausilio di foto-trappole, hanno documentato diversi avvistamenti che ne hanno confermato la presenza sui Monti Lattari da Arola, a Monte Comune, fino alle colline di Sorrento e al versante sud occidentale di Massa Lubrense, lasciando sperare in una positiva ripresa di tale affascinante animale che, terminata la sua storica persecuzione e divenuto una “specie protetta”, sta lentamente riprendendosi il territorio dove un tempo viveva.

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