Imposta di soggiorno più cara per contribuire alla raccolta e smaltimento dei rifiuti in vista del Giubileo 2025. Lo prevede la bozza della legge di Bilancio che apre alla possibilità per i Comuni inseriti negli elenchi regionali delle località turistiche di poter così aumentare di 2 euro la tassa a carico di chi pernotta nelle strutture ricettive e utilizzare l’extra gettito prodotto per mantenere inalterata o addirittura ridurre la Tari.
Finora, invece, le entrate derivanti dal balzello a carico dei visitatori, introdotto in Italia nel 2011 con il federalismo fiscale, sono state utilizzate esclusivamente per finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e siti ambientali e dei relativi servizi pubblici locali.
L’extragettito, quindi, dovrebbe abbattere il costo della Tari per i residenti. Lo schema pensato dal governo è semplice. La tassa sui rifiuti in media costa 325 euro all’anno. Ma se i visitatori, con l’aumento dell’imposta di soggiorno di due euro, contribuiranno anche loro allo smaltimento dei rifiuti, che con i maggiori flussi turistici in arrivo con il Giubileo sono chiaramente destinati a crescere, allora la spesa per la tassa sui rifiuti dei residenti dovrebbe di conseguenza diminuire o, perlomeno, rimanere stabile.
In Italia la tassa sul turismo è operativa in oltre mille Comuni. Ecco, più nel dettaglio, cosa dice la legge di Bilancio: “I Comuni capoluogo di provincia, nonché le unioni di Comuni e i Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche e delle città d’arte (tra i quali tutti quelli della penisola sorrentina, ndr) possono incrementare l’ammontare dell’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, fino a 2 euro per notte di soggiorno. Il relativo gettito rimane nella disponibilità degli enti per essere destinato a finanziare gli interventi connessi agli eventi del Giubileo 2025”.
Le risorse, si legge ancora nella bozza del provvedimento, “potranno essere utilizzate per finanziare i servizi pubblici locali, nonché dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. L’osservatorio sulla tassa di soggiorno di Jfc, società che si occupa di consulenza turistica e marketing territoriale, ha calcolato che quest’anno il gettito prodotto dall’imposta di soggiorno supererà i 700 milioni di euro, una cifra record, in crescita del 13,4 per cento sul 2022.
Intanto, secondo le stime di Federalberghi, il ponte di Ognissanti registrerà un boom di partenze. Sono 8 milioni e 400mila gli italiani che hanno pianificato un soggiorno fuori casa per questa settimana. Per trasporto, alloggio, cibo e divertimenti spenderanno in media 451 euro a persona, per un giro d’affari complessivo di 3,77 miliardi di euro.