SORRENTO. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata apre due fascicoli sulle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico rilasciate dal Comune di Sorrento. Gli agenti della polizia municipale, che si occupano delle indagini, stanno effettuando controlli tra le attività commerciali del centro storico dopo aver acquisito atti e ascoltato i firmatari degli esposti sulla base dei quali sono state aperte le inchieste, l’associazione dei cittadini contro le mafie, l’associazione Antonino Caponnetto ed il movimento civico Conta anche tu.
Due i filoni di indagine. Il primo riguarda il rilascio di concessioni per l’occupazione di suolo pubblico a commercianti e ristoratori che operano tra Marina Grande e le strade del centro storico via Tasso e via Sant’Antonino. Si ipotizza che in almeno 13 casi i provvedimenti siano stati rilasciati dall’ufficio Attività produttive senza il preventivo parere del funzionario responsabile dell’ufficio tecnico, quindi senza un accertamento della legittimità urbanistica delle attività gestite dai concessionari.
La Procura per fare luce sulla vicenda ha anche acquisito una nota indirizzata dal Comune alle associazioni firmatarie dell’esposto dove si spiega che le concessioni sono state senza il preventivo parere dell’ufficio tecnico per ragioni di “economia procedimentale, in quanto trattasi di meri rinnovi rispetto all’anno precedente che prevedono l’installazione di tavoli, sedie, ombrelloni e arredi facilmente rimovibili”.
Intanto si analizzano anche le concessioni rilasciate dagli uffici comunali “sotto condizione”, cioè in attesa che i beneficiari ottenessero i pareri e le licenze per sanare piccoli e grandi abusi edilizi. In questo modo, sempre secondo le associazioni che hanno presentato le denunce, si sarebbe consentito ai concessionari di continuare a occupare suolo pubblico senza avere le carte in regola.
Anche in questo caso la Procura sta analizzando gli atti firmati dai dirigenti del Comune di Sorrento. Dopo la denuncia dal Palazzo Municipale hanno chiarito che la condizione sarebbe stata apposta alle varie concessioni “su motivato parere dell’ufficio tecnico”, mentre la Andreani Tributi, la società che riscuote le imposte per conto dell’ente, ha fornito l’elenco degli 11 esercenti che hanno beneficiato di concessioni condizionate per il 2018. In quattro casi l’ufficio tecnico ha riesaminato l’intero iter amministrativo, giungendo anche a revocare una concessione.