Aveva ricevuto un compenso per rilasciare gli attestati di idoneità relativamente ai lavori di messa in sicurezza senza avere fatto i controlli ed i sopralluoghi. Invece, a quanto risulta dalle indagini dei carabinieri, nel periodo in cui sarebbero state effettuate le verifiche il professionista era all’estero. Per questo motivo i militari dell’Arma di Amalfi hanno notificato un divieto di esercizio della professione a un geologo di Sorrento, Francesco Buonocunto, indagato dal sostituto procuratore di Salerno, Elena Guarino, con l’accusa di falsità ideologica e truffa.
Il professionista, che ricopriva l’incarico di direttore dei lavori per la messa in sicurezza di un costone soprastante un tratto della strada Statale 163 Amalfitana, nel territorio del Comune di Conca dei Marini, reso pericoloso da un vasto incendio, è ritenuto responsabile di avere attestato l’eliminazione del pericolo di crollo di materiale dalla parete rocciosa non avendo mai avuto contezza dei lavori eseguiti e non essendo mai stato presente nel corso delle operazioni.
Il geologo ha anche attestato di avere eseguito i sopralluoghi finalizzati a delimitare l’area di intervento e di aver constatato e certificato i lavori eseguiti sul costone ma, dalle indagini dei carabinieri, è invece emerso che il quel periodo Buonocunto era all’estero.
Il grave incendio sul costone roccioso di Conca dei Marini, in costiera amalfitana, avvenuto il 16 luglio dello scorso anno, aveva deturpato e gravemente compromesso la sicurezza del costone stesso e del tratto di Statale che vi passa accanto e sulla quale, in quel periodo, vi era un intensissimo traffico turistico. Indagati, infine, per favoreggiamento e false dichiarazioni, il responsabile dell’ufficio Tecnico comunale di Conca dei Marini, il titolare della ditta specializzata di Ravello e i suoi cinque rocciatori che hanno dichiarato di aver visto più volte il geologo sui luoghi di lavoro.