Agosto boom per il turismo in tutto il golfo di Napoli

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Estate da record per il comparto ricettivo nel triangolo d’oro tra Capri, Sorrento e Ischia con viaggiatori arrivati da ben 80 diversi Paesi. In sostanza si può dire che in tutte le lingue del mondo si celebra la bellezza moderna e densa di storia dei Faraglioni, del Castello Aragonese e della divina costiera. Tutto ciò ha portato alla crescita di arrivi registrati ai desk delle strutture ricettive, per il mese di agosto. Inglesi e statunitensi la fanno da padroni in penisola sorrentina che, come sempre, ha fatto il pieno soprattutto di turisti provenienti dal Regno Unito, al punto da dirottare in parte – nel segno di una consolidata cooperazione tra le imprese e le categorie – i flussi in entrata anche a Ischia.

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L’isola verde, infatti, ha accolto settemila britannici in più rispetto al 2014. Ischia, quindi, pur continuando a puntare sull’incoming tedesco, sta lavorando di buona lena per diversificare i mercati, come testimoniano i flussi in crescita di svizzeri, cinesi, irlandesi e baltici. A Capri, il boom di americani (16 per cento in più), ha consentito di aggirare il preannunciato forte calo di russi – peraltro spalmato in modo omogeneo un po’ ovunque, con punte negative che hanno raggiunto il 50 per cento – e la flessione degli europei, tra francesi, inglesi e tedeschi; mentre si confermano i cinesi e salgono le quotazioni dell’estremo oriente in generale. E poi spuntano gli argentini, che preannunciano il varco aperto in America Latina. Nell’Isola Azzurra la crescita dei brasiliani è però la novità più affascinante dell’estate.

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Le perle del golfo di Napoli, dunque, nonostante le criticità legate al nodo cruciale dei trasporti mai risolto, rappresentano di fatto un circuito virtuoso per l’intera economia regionale grazie alla vitalità e creatività dei privati. Va detto che il Pil turistico di Capri, Ischia e Sorrento copre all’80 per cento quello dell’intero settore in Campania. In ogni caso la nuova mercatizzazione e la digitalizzazione delle prenotazioni accentrate dai colossi globali del settore, che hanno cambiato le regole della intermediazione e puntano a condizionare anche la politica dei prezzi, non scalfisce più di tanto gli storici addetti ai lavori del territorio.

“A Sorrento e dintorni abbiamo evidenziato un aumento importante sia di inglesi che di americani – spiega il tour operator Gino Acampora – a sottolineare una stagione eccellente. E non sono mancati belgi e tedeschi. In prospettiva va detto che è stato davvero cruciale il lavoro della Gesac all’aeroporto di Capodichino: l’aumento dei voli diretti dalle tratte regionali europee per Napoli si è rivelato come una garanzia strategica. L’aereo fa la differenza: più complicato raggiungerci in treno o in auto. Ed è chiaro, più di prima, che occorre un secondo aeroporto in Campania, altrimenti questa bella fase di sviluppo non avrà sbocchi, proprio mentre la collaborazione tra le categorie si sta rivelando vincente: del resto per il prossimo World Travel Market di Londra, dal 2 al 5 novembre, realizzeremo un evento d’intesa con Ischia”.

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