“La ritrovata collaborazione tra i sindaci del territorio, porti a condivise azioni su rischi turistificazione, imposta di soggiorno, controlli abusivismo, garanzie di mobilità, sostenibilità e autentica collaborazione con noi associazioni che lavoriamo a tutela dell’ospitalità regolare e di qualità“. È l’appello del presidente di Abbac, Agostino Ingenito, come commento alla pubblicazione sui social della foto che ritrae insieme i sindaci dei sei Comuni della costiera.
“Sono tante le storture che riguardano il nostro comparto di ospitalità ed occorrono azioni forti e decise per l’autentica sostenibilità – aggiunge Ingenito -. Tante le anomalie anche burocratiche e anche un certo accanimento vessatorio nei confronti di operatori onesti, come nel caso di Piano di Sorrento che si sono ritrovati beffati con avvisi di accertamento, relativi a ritardati versamenti di imposta di soggiorno di cinque anni precedenti.
Su questo punto devo stigmatizzare un comportamento alquanto anomalo della giunta, che prima, su nostra richiesta ci incontra per discutere dell’assurda vicenda e poi organizza un aggiornamento senza invitarci – commenta Ingenito -. Uno smacco per l’associazione più rappresentativa per numero di iscritti certificabili e soprattutto verso chi contribuisce con i versamenti dell’imposta e con le proprie tasse a garantire fondi agli enti”.
Comuni che, sempre secondo il presidente di Abbac, ”utilizzano male le risorse della tassa di soggiorno e non garantiscono sempre servizi opportuni. Mi riferisco alla necessità di avere maggiori sinergie tra i suap e le polizie locali che andrebbero unificati per garantire di armonizzare i diversi regolamenti comunali. Improponibili le diversificate modalità di trattamento dei gestori extralberghieri nei comuni della penisola”.
Secondo Ingenito “occorre un tavolo vero e sinergico che punti ad analizzare le diverse tematiche e di cui ci siamo già fatti promotori, auspichiamo che ora le amministrazioni convochino questo tavolo con i rispettivi uffici tecnici e suap per affrontare le delicate tematiche compreso il turismo accessibile, l’abusivismo e una mobilità che sembra non avere soluzioni tangibili, tra trasporto Circumvesuviana, marittimo, e stradale.
Le targhe alterne non sono assolutamente la risposta che garantirà l’alleggerimento del traffico – conclude Ingenito –. Occorre inoltre che vi sia una presa di coscienza e azioni a tutela del lavoro stagionale e dei lavoratori pendolari oltre che superare ipocrisie su gestioni anomale, occorre un’analisi scientifica e certificabile su flussi trasportistici e fabbisogni abitativi ed arrestare la bolla immobiliare che si ripercuote sui cittadini”.
