Sequestro per il bar-ristorante del Leonelli’s Beach di Sorrento

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SORRENTO. I lidi balneari di Marina Piccola ancora nell’occhio del ciclone. Ieri gli agenti del commissariato di polizia di Sorrento hanno apposto i sigilli al ristorante-bar di Leonelli’s Beach. Sequestro disposto dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata per le presunte irregolarità nel permesso di costruire rilasciato dal Comune, mentre il titolare della struttura, Francesco Leonelli, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata.

Nel mirino dei magistrati oplontini c’è il permesso di costruire in sanatoria con cui, il 13 maggio scorso, i tecnici del Comune hanno autorizzato la demolizione, il ripristino dello stato dei luoghi ed il contestuale montaggio della struttura all’interno di Leonelli’s Beach. Autorizzazione che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe basata su falsi presupposti e, di conseguenza, dovrebbe essere considerata inesistente.

Per arrivare a questa conclusione il pm Silvio Pavia e gli investigatori hanno utilizzato alcune cartoline d’epoca, trovate su Ebay, per confrontare l’attuale stato dei luoghi con quello esistente nel 1962, anno in cui fu sancito il vincolo paesaggistico per i Comuni della costiera sorrentina e si stabilì che per gli interventi edilizi fosse necessaria la preventiva acquisizione dei pareri urbanistici ed ambientali.

L’edificazione del Leonelli’s Beach risale all’inizio del secolo scorso, quindi a circa 50 anni prima. Però la Corte di Cassazione, ha stabilito che rinnovare un manufatto equivale a rinnovarne anche le eventuali irregolarità. Da ciò deriva la necessità del permesso di costruire in sanatoria che il Comune ha rilasciato a maggio in base ad una recente normativa che prevede per i progetti finalizzati a ripristinare lo stato dei luoghi riportando la situazione degli immobili a com’era prima del 1962, che non occorre l’ok da parte della Soprintendenza, ma è sufficiente il solo permesso di costruire rilasciato dall’ufficio tecnico comunale.

Nel caso del bar-ristorante di Leonelli’s Beach, però, il provvedimento sarebbe basato su false asserzioni e, di conseguenza, inesistente. Perciò il locale di 350 metri quadrati è stato ritenuto abusivo e sequestrato, mentre Francesco Leonelli è finito sotto inchiesta.

La vicenda è identica a quella relativa al vicino Peter’s Beach sequestrato il 4 agosto scorso e riaperto il 23. L’unica differenza sta nel fatto che, nel caso di Leonelli’s Beach, i sigilli sono stati apposti al solo corpo centrale ritenuto abusivo a causa delle presunte irregolarità nel permesso di costruire, mentre pontile, cabine e attrezzature, possono continuare ad accogliere i bagnanti.

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