Vendita Isca, le associazioni scrivono alla Procura

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Ormai l’operazione per la compravendita dell’isola de l’Isca appartenuta al grande attore e drammaturgo Eduardo De Filippo sta assumendo i contorni di un intrigo. L’ultimo capitolo dell’intricata vicenda è la nota che alcune associazioni della penisola sorrentina (Marevivo, Cittadinanzattiva Terra delle Sirene, La Grande Onda e movimento civico Conta anche Tu) hanno inviato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli ed ai sindaci del Comitato di gestione dell’Area marina protetta di Punta Campanella.

Di seguito il testo della nota:

Alla luce degli ultimi avvenimenti successivi alla nostra precedente lettera di chiarimenti sulla vendita dell’isolotto “Isca” di proprietà degli eredi di Eduardo De Filippo e sui preoccupanti dubbi sulle ritardate informazioni dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella e dei componenti del comitato di Gestione ai propri sindaci (il sindaco di Massa Lubrense lo denuncia in un suo comunicato stampa) e sulla ritardata richiesta di finanziamento al ministero competente per esercitare il diritto di prelazione,
Chiediamo
– Del perché trattandosi di un “bene culturale” con presenza di “una villa insulare molto più interessante di quella del Gallo lungo, non solo perché meglio conservata ma anche perché molto più varia nel suo complesso con ben due approdi che ancora oggi formano i soli punti di sbarco sull’isola” (Mingazzini Pfister – Forma Italiae, Latium et Campania) la Soprintendenza non ha mai messo alcun vincolo;
– Se tale vincolo e la stessa importanza storico-archeologica-ambientalista dell’Isca basti a classificarla come Bene Vincolato”;
– Se tale classificazione comporti l’annullamento dell’atto di compravendita considerato che in questo caso ad esercitare il diritto di prelazione saranno chiamati la Soprintendenza ed il Comune di Massa Lubrense;
– Se nel rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte del Comune di Massa Lubrense del 2 agosto 2021 su elaborati a firma dell’ing. Antonio Elefante di autorizzazione ad eseguire lavori di “Progetto di manutenzione straordinaria e restauro conservativo completamento funzionale in località isola d’Isca” con silenzio assenso della Soprintendenza ai BB.CC. di Napoli, ci siano stati sopralluoghi per verificare lo stato dei luoghi e la piena rispondenza ai grafici presentati;
– Se la nota del ministero della Transizione ecologica inviata al presidente dell’Amp con la quale vengono attivati “approfondimenti del caso” sia stata inviata dallo stesso ai sindaci del Comitato di Gestione.
– Con l’occasione si riporta nota della Sezione Sorrentina di MareVivo:
“Come rappresentanti di un’associazione ambientalista nazionale che si occupa da anni della tutela del mare, quale Marevivo, riteniamo che non possiamo restare indifferenti di fronte alla vicenda dell’acquisto dell’isolotto di Isca, che è un bene di grande interesse ambientale, per la ricchezza di specie marine e la bellezza delle sue grotte con enormi stalattiti dalle svariate forme ed un bene archeologico per la presenza dei resti di una villa romana marittima. L’isola d’Isca dovrebbe essere opportunamente tutelata dallo Stato, analogamente all’isola di Vivara e auspichiamo vivamente che possa essere patrimonio pubblico da gestire per attività di studio, ricerca e visite didattiche guidate.

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