VICO EQUENSE. Doveva rappresentare l’opera pubblica destinata a rivoluzionare, in positivo, la mobilità tra la penisola sorrentina ed il resto del mondo. Invece si è tradotto in un flop dalle dimensioni e dalle cifre eccezionali. E’ il tunnel “Santa Maria di Pozzano”, quello che, con i suoi 5 chilometri di lunghezza, bypassa il centro di Vico Equense e che da Seiano raggiunge Castellammare di Stabia. Soprattutto in queste settimane di eccezionale affluenza di turisti la galleria viene additata come una delle principali cause del caos traffico lungo la Statale 145 Sorrentina.
Ora della questione si occupa anche Repubblica Napoli con l’articolo che proponiamo di seguito a firma di Maurizio Bifulco:
La costiera sorrentina, un angolo paradisiaco che tutti ci invidiano, sta diventando sempre di più un luogo infernale, ormai motivo continuo di polemiche, discussioni e lamentele per gli abitanti, i villeggianti e i tanti turisti che continuano ad affluire, legati alla sua viabilità con il problema cronico del traffico che ha assunto dimensioni allarmanti. È frequente in questi giorni d’estate che sulle spiagge, nelle file al supermercato o alle poste per tutti i frequentatori della penisola venga fuori sempre di più l’argomento traffico per i disagi che crea. Si forma spesso nei mesi estivi un lungo serpentone d’auto infuocate dal sole in fila a passo d’uomo o ferme intrappolate per ore, con una situazione aggravata per i passeggeri nel passaggio sotto le gallerie, soprattutto il “temuto” tunnel di Seiano- Pozzano. Ecco il nodo centrale del problema viabilità della costiera, la Galleria Santa Maria di Pozzano, diventata lo spauracchio degli automobilisti che percorrono la statale sorrentina. Progettata nel lontano 1979, aperta nel 2014 dopo 35 anni di attesa – tra cantieri aperti e chiusi più volte e problemi geomorfologici del tratto roccioso, con un costo previsto di 10 milioni arrivato poi ai finali 74 milioni di euro – la galleria si innesta su quella già esistente di Seiano, inaugurata negli anni Ottanta, formando un’unica galleria lunga 5 km, una tra le più lunghe d’Italia. Un sogno che si è avverato dopo tanti anni che, secondo le attese dell’epoca, avrebbe consentito di arrivare da Castellammare a Seiano in pochi minuti e raggiungere le località della costiera, saltando il centro abitato di Vico Equense e il tratto di strada disseminata da lidi e stabilimenti balneari.
Sogno andato in frantumi con la constatazione che il tunnel si sta dimostrando sempre più la soluzione peggiore ai problemi che avrebbe dovuto risolvere. Anche se all’epoca dei lavori c’è stato già chi ipotizzava problemi all’uscita di Seiano, nessun responsabile tecnico del progetto ha valutato la portata del volume di auto che la nuova galleria avrebbe immesso sul ponte di Seiano, formando un tappo all’uscita del tunnel all’incrocio con la strada che immette da Vico in direzione Sorrento e soprattutto all’incrocio con gli stabilimenti balneari di Seiano. L’apertura della galleria inoltre richiama un numero maggiore di gitanti verso le località balneari della costiera, incoraggiati dalla presunta facilità a raggiungerle, che ha portato ad un netto aumento dei veicoli in arrivo. Non solo, la criticità della galleria ha ricadute sul centro abitato di Vico Equense, dove la situazione del traffico, con conseguente inquinamento acustico e ambientale, è peggiorata. Peggioramento dovuto al transito delle automobili di chi sceglie di attraversare Vico piuttosto che rimanere fermo sotto la galleria e di quello obbligato di automezzi pesanti e di quelli che trasportano materiali infiammabili, non autorizzati a percorrere la lunga galleria, che ha portato il sindaco e i vicani a protestare e ad intervenire con una raccolta di firme per l’emergenza ambientale. Eh sì, a parer nostro si è creata una situazione paradossale, una vera e propria fobia per chi deve percorrere il lunghissimo tratto sotterraneo in automobile e numerosi sono i racconti di disagi e malori di conducenti bloccati per molto tempo nel tunnel. E la galleria così è diventata uno spauracchio. Anche perché ad aggravare la situazione ci sarebbe il problema dell’inquinamento. In una relazione di Sma Campania è stato evidenziato un inquinamento dell’aria e del suolo al Bikini, nell’area del camino di espulsione dei gas dal tunnel; come certamente, ad un eventuale indagine condotta all’uscita della galleria a Seiano, entro un raggio di centinaia di metri, i valori di inquinamento risulterebbero analoghi ai valori massimi riscontrati all’interno del tunnel. Insomma una galleria tanto agognata, progettata più di 30 anni fa, ora al centro di polemiche e lamentele da più parti perché ha determinato il caos e un peggioramento.