Tre datterari in azione in costiera sorrentina fermati dalla Capitaneria – foto –

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L’azione delle donne e degli uomini della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia riprende, silenziosamente assestando l’ennesimo colpo ai cosiddetti “Predoni del Mare” che continuano a deturpare i tratti di costa della bellissima penisola sorrentina ricadente in parte anche nell’Area marina protetta di Punta Campanella. Brillante operazione di polizia giudiziaria condotta nella notte. I militari coordinati dal comandante Ivan Savarese si sono mossi al fine di stanare le maglie del “sistema” illecito che quotidianamente immette sul mercato ingenti quantità di datteri di mare della preziosa specie protetta “Lithophaga – lithophaga”, che offrono e vendono dal semplice consumatore (professionisti e imprenditori), al ristorante e alla pescheria.

Coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata sempre attenta a questo illecito fenomeno, il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, muovendosi in sinergia via terra e via mare, è riuscito a cogliere in flagranza tre noti soggetti, che nelle ore notturne avevano deturpando e distrutto la loro porzione quotidiana di rocce del tratto di costa della bellissima penisola sorrentina.

Singolare la dinamica dei fatti, in quanto le attrezzature per la pesca di frodo risultano essere state portate nel tratto di costa nei pressi di Punta Scutolo via terra, con l’ausilio di una autovettura, mentre i pescatori di frodo sono giunti in loco attraverso un imbarcazione al fine di eludere eventuali controlli via mare da parte del personale della Guardia Costiera.

Dopo la pesca illecita, l’unità entrava nel porto di Castellammare di Stabia per sbarcare il prezioso carico, frutto della illecita attività predatoria. In quel preciso momento, interveniva personale militare della Capitaneria di porto per bloccare i tre soggetti, due dei quali si davano alla fuga via mare (successivamente rintracciati presso le proprie abitazioni) mentre il terzo, che nel frattempo aveva nascosto il bottino dietro ad una fioriera, veniva fermato e portato presso gli uffici della Guardia Costiera stabiese, dove gli sono stati contestati tutti gli addebiti del caso, con la rituale contestazione di una serie di reati tra cui spiccano la ricettazione e il danneggiamento ambientale.

I militari hanno proceduto al sequestro di più di 50 chilogrammi di datteri di mare del valore sul mercato di 4-5mila euro, oltre che della barca e dell’attrezzatura usata per compiere lo scempio, nonché l’auto di supporto. Successivamente a seguito di perquisizioni presso l’abitazione di un soggetto attenzionato per la pesca di frodo, personale della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, in coordinamento con i colleghi di Salerno e di militari dell’Arma dei carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia sono stati scoperti circa 7.5 grammi di marijuana insieme ad altra quantità di datteri di mare che sono stati sottoposti a sequestro.

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