Nei giorni scorsi si è tenuto un vertice in prefettura convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, per affrontare la questione della mobilità in penisola sorrentina. Un problema avvertito soprattutto durante la stagione estiva quando Sorrento e dintorni rappresentano la destinazione preferita di centinaia di migliaia di vacanzieri e bagnanti.
Un vertice al quale hanno preso parte i rappresentanti delle amministrazioni comunali da Massa Lubrense a Vico Equense l’assessorato al Turismo della Regione Campania, la Direzione generale per la Mobilità della Regione, Eav e numerose associazioni del comparto turistico.
“Non è emerso nulla di concreto o risolutivo – sentenzia il sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola -. Come già fatto in tante occasioni, si è parlato delle solite criticità, ormai note. Quel tavolo è uno strumento fondamentale che va però ripensato. I limiti strutturali del nostro territorio sono evidenti. Eav è la nota super dolente. Sul trasporto pubblico siamo a un livello inaccettabile”.
Primo cittadino che, in merito all’ipotesi della cosiddetta “metropolitana sorrentina”, spiega che “Eav ritiene la proposta di un treno che colleghi ogni 15 minuti Sorrento e Castellammare al momento inattuabile, sia per mancanza di vagoni ferroviari, che per altri problemi – tira corto Coppola -. E comunque ogni modifica degli orari deve tenere conto innanzitutto di pendolari, studenti e cittadini, non solo dei turisti. Intanto stiamo ancora aspettando date certe sulla messa in funzione dei nuovi treni”.
Il sindaco di Sant’Agnello non risparmia una stoccata ad una parte degli operatori turistici della penisola sorrentina. “Lascia perplessi che alcune tra le associazioni che si fanno promotrici del tavolo e di iniziative per arginare il fenomeno della congestione stradale abbiamo chiesto a più riprese più licenze per Ncc e una tra le associazioni invitate abbia manifestato perplessità riguardo la limitazione dei bus a 54 posti – spiega -. Bisognerebbe guardare all’interesse generale e non particolare. È evidente invece che gli interessi sono tanti e purtroppo diversificati, gli stessi che in passato hanno portato al provvedimento, rivelatosi un flop totale delle targhe alterne con quelle mille deroghe per autoveicoli condotti da soggiornanti presso strutture ricettive (b&b, alberghi), autoveicoli condotti da soggetti con prenotazione a strutture della ristorazione per partecipare a matrimoni, battesimi, comunioni etc, autoveicoli per lavoratori pendolari, autoveicoli presi a noleggio con o senza conducente, e via dicendo”.
Ma anche gli amministratori pubblici hanno un loro progetto. “L’anno scorso abbiamo predisposto, dopo vari incontri preliminari che hanno visto coinvolti i nostri comandi di polizia locale, il divieto di circolazione, ancora in vigore, per determinati mezzi pesanti – evidenzia Coppola -. Non è poi attuato, invece, il senso unico in direzione Sorrento con la deviazione su Nastro Verde, concordato anche con i vertici della polizia stradale”.
L’idea è quella di imporre il transito in direzione Sorrento per i pullman oltre 22 posti – esclusi quelli di linea ovviamente – all’ingresso in costiera. Poi dovrebbero imboccare via Nastro Verde e per lasciare il territorio peninsulare utilizzare la statale 145 nella parte che attraversa la fascia collinare.
“Per il 2026 chiederemo di ripartire da qui e dalla limitazione dei bus a 54 posti, troppo ingombranti per le nostre strade, oltre che da una regolamentazione comune del carico e scarico merci – conclude Coppola -. Comunque, evidentemente, questo non basta. C’è l’obbligo di predisporre – e a Sant’Agnello l’abbiamo fatto – e attuare il Piano urbano della mobilità (Pum), uno strumento strategico che serve proprio a stabilire gli interventi necessari per rendere la mobilità più sostenibile, più sicura e accessibile a tutti. Molte criticità sono locali, peculiari del singolo territorio, ed è giusto che ogni Comune faccia, e soprattutto attui, il proprio Pum, meglio ancora se condiviso con gli altri Comuni e compatibile con il Piano urbano della mobilità sostenibile della Città Metropolitana (Pums)”.