Dopo l’incredibile nascita dello scorso settembre, quando una dozzina di piccole tartarughe erano state trovate sulla spiaggia di Meta, una Caretta caretta, nella notte tra mercoledì e giovedì, è risalita sull’arenile della Baia di Recommone a Massa Lubrense, in piena Area Marina Protetta di Punta Campanella. Non trovando una superficie sabbiosa è ritornata in mare.
L’evento, però, dimostra come le tartarughe stiano tornando nelle zone della costiera in cerca di luoghi dove far nascere i loro piccoli. Pochi giorni prima, un altro tentativo non riuscito su di una piccola spiaggia di Erchie, in costiera amalfitana. “È incredibile questo avvistamento – sottolinea Michele Giustiniani, presidente del Parco marino di Punta Campanella -. Le cose stanno cambiando e migliorando. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile un evento del genere”.
Intanto, l’Area marina protetta di Punta Campanella è in costante contatto con il network che sta monitorando le spiagge lungo le coste campane, coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn. Quest’anno record di nidi per la regione: 13 già accertati e un altro in fase di verifica. Tutti in provincia di Salerno, dove arenili più grandi, meno antropizzati e soprattutto sabbiosi, favoriscono le nidificazioni.
Ma un occhio particolare meritano anche le piccole spiagge sabbiose della penisola e della costiera che potrebbero nuovamente ospitare il lieto evento. L’Amp Punta Campanella invita tutti a prestare attenzione alle tracce sulla sabbia (simili a quelle di un piccolo trattore) e, nel caso di avvistamento di una tartaruga sulla spiaggia, a mantenere le dovute distanze senza infastidirla con luci ed altro, e a contattare la Capitaneria di Porto, la Stazione Zoologica e il Parco marino.