Gli aumenti delle tariffe Gori non scattano. Per il momento almeno. Ieri era in programma il Consiglio del Distretto Sarnese Vesuviano chiamato proprio a ratificare i rincari. All’ordine del giorno l’approvazione dello schema regolatorio dei costi del gestore idrico Gori per il periodo 2020-2023. Provvedimento che prevede nuovi aumenti delle tariffe che per il 2022 ed il 2023 è pari a circa il 2,5% all’anno.
Contro gli aumenti si sono scagliate molte associazioni del territorio, compresa l’Adiconsum Penisola Sorrentina. Coin loro anche diversi sindaci contrari ai rincari, soprattutto alla luce delle difficoltà che ancora vivono tante famiglie a causa della crisi economica provocata dalla pandemia di Covid-19,
Tra i contrari anche il primo cittadino di Meta, Giuseppe Tito, che al termine della riunione ha fatto sapere che “durante il Consiglio del distretto Sarnese Vesuviano, abbiamo deciso all’unanimità di rinviare la discussione sull’aumento delle tariffe Gori. Tale rinvio, fortemente voluto dal sottoscritto, ha l’obiettivo di verificare la possibilità di evitare i rincari dei consumi Gori. Mi batterò in ogni sede affinché l’acqua rimanga un bene comune ed accessibile a tutti”, ha concluso il sindaco di Meta.