Una Chiesa splendente nei suoi valori, accogliente e fraterna, con porte aperte e cuori privi di ciascun giudizio. È il messaggio che vuole trasmettere Giovanni De Gara – architetto di origini fiorentine – con le sue “luminose” installazioni artistiche.
L’artista riveste d’oro i portali delle chiese (o luoghi simbolo) utilizzando le coperte isotermiche, entrate nell’immaginario collettivo come “vesti dei migranti”. Porte che riflettono e fanno riflettere.
“Eldorato” è un progetto che racconta l’illusione di questo millennio: l’esistenza di una terra promessa per chi lascia la propria patria sperando di incontrare fortune, ma l’unico “oro” in cui si imbatte, è quello di una coperta termica che lo avvolge.
Le porte sono rivestite di un materiale povero, eppure capace di salvare vite. L’oro vero di una Chiesa non risiede nel valore dei suoi beni, ma nella pratica e nella condivisione dei principi cristiani. La meraviglia di Eldorado, è tutta racchiusa nei suoi numerosi rimandi simbolici.
Questa settimana Giovanni De Gara ha rivestito la porta della Cattedrale di Sorrento e della parrocchia di Mortora, a Piano di Sorrento. Le sue installazioni e le riflessioni a cui rimandano, sono un luminoso accenno del convegno diocesano che si svolgerà a Sorrento, nel mese di novembre, di cui l’artista stesso sarà protagonista.
Ma già prima, a settembre, Giovanni De Gara tornerà per realizzare altre porte dorate nei comuni di Vico Equense e Castellammare di Stabia.