Sorrento e la sua costiera protagoniste a Melaverde su Canale 5

melaverde-1-gennaio-2024

Sorrento ed il territorio della sua costiera al centro della puntata di Capodanno 2024 di Melaverde, il programma di Canale 5 condotto da Vincenzo Venuto ed Ellen Hidding. Le telecamere delle troupe Mediaset insieme ai droni che hanno consentito le riprese panoramiche dall’alto hanno immortalato gli angoli più belli e suggestivi del territorio senza dimenticare i prodotti e le prelibatezze tipiche.

Protagonista della puntata, come spiegano gli autori, è stato il Limone di Sorrento Igp. “Ciò che caratterizza la Costiera Sorrentina è innanzitutto il fatto di essere piuttosto alta e ricca di vegetazione, con centinaia di terrazze naturali, o realizzate dall’uomo, che si affacciano sul mare del golfo di Sorrento – si legge nella presentazione della puntata odierna -. Un mare che, come una lunga autostrada luccicante, permette ai venti freddi di tramontana provenienti da nord di raggiungere indisturbati la costa. Per difenderlo da questi venti e dagli altri agenti atmosferici, il limone di Sorrento Igp viene coltivato ancora con un sistema antico, fatto di pali di castagno che sorreggono coperture di canne chiamate “pagliarelle”.

Un limone unico perché ricchissimo di oli essenziali, da cui nascerà un prodotto antico, il “liquore di limone di Sorrento IGP” ; un limoncello in pratica, ma un limoncello diverso da altri. Un frutto e un liquore talmente radicati nella storia di questa terra, da essere ingredienti molto presenti nella pasticceria tradizionale come nella cucina campana. Si partirà quindi dalla coltivazione del Limone di Sorrento IGP, per passare poi alla produzione del liquore di limone presso una delle aziende più importanti del territorio, per poi tuffarsi in un mondo di bontà dolci e salate, dove il Limone di Sorrento ed il liquore di limone sono attori principali.

Ci sono prodotti che più di altri da sempre rappresentano la storia di un territorio e di chi lo ha vissuto. Piccole grotte un tempo erano il luogo dove veniva stagionato un formaggio antico dal nome curioso: il “Provolone del Monaco”. Qualche anno fa questo formaggio a pasta filata ha ottenuto la Denominazione di origine Protetta, grazie alle caratteristiche uniche che lo contraddistinguono. Deve essere stagionato ancora oggi in grotte, e una parte del latte con cui viene prodotto deve essere munto da vacche autoctone, antiche, che stavano rischiando di scomparire: le vacche di razza “Agerolese”.

Agerola è un paese che si trova sulla penisola Sorrentina, tra il mare e i monti Lattari. L’origine che ha dato il nome a questo provolone è legata alla dura realtà che erano costretti ad affrontare parecchie volte l’anno, gli allevatori ed i casari della zona. Una volta realizzato il formaggio, dovevano trasportare a dorso di mulo i provoloni sulla costa, per poi caricarli su piccole imbarcazioni per poi trasportarli verso i mercati napoletani. Per ripararsi dal freddo, indossavano pesanti mantelli, che li facevano assomigliare a dei monaci. E così i loro provoloni furono chiamati “ Provoloni del Monaco”. Questo provolone DOP, che può essere prodotto in soli 9 caseifici della zona, ha delle caratteristiche uniche che hanno fatto innamorare alcuni chef, che lo utilizzano nella loro cucina fortemente legata al territorio. Incontreremo una chef locale che ci racconterà come utilizza il Provolone del Monaco in alcuni suoi piatti”.

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