In merito alle dichiarazione del presidente del Consiglio comunale di Sorrento, Luigi Di Prisco, che chiedeva ai dirigenti del Comune di avviare più serrati controlli nei confronti delle attività extralberghiere del territorio, arriva la replica di Agostino Ingenito, presidente di Abbac, associazione che raggruppa questo tipo di strutture.
“Condividiamo in linea generale ciò che afferma il presidente del Consiglio comunale di Sorrento in relazione alla necessità di maggiori controlli antiabusivismo, per stanare speculatori ed abusivi che riguardano tutta la filiera ricettiva e dei servizi turistici e non solo il nostro comparto ricettivo – scrive Ingenito -. Non a caso abbiamo già inoltrato alla polizia locale e al Suap un vademecum per gli adempimenti obbligatori che i gestori devono rispettare per non commettere infrazioni. E siamo disponibili ad inviarlo anche al Consiglio comunale per avere maggiore contezza dei tanti oneri che spettano ai nostri gestori in regola.
Sono anni che sollecitiamo una sempre maggiore azione antiabusivismo e anti speculazioni anche per altre categorie, come le strutture ricettive alberghiere, in alcuni casi con una capacità ricettiva maggiore rispetto a quella autorizzata all’atto della scia, nè pare si ricordi un’azione di controllo per accertare i requisiti per la classificazione alberghiera, che pure una recente legge regionale ha disposto, e che spetta unicamente al Comune esercitare.
Auspichiamo che il consigliere comunale, se ha fonti certe, formuli precise denunce su casi che dichiara di averne ricevuta notizia informale, come avvenuto per noi che abbiamo inviato precise segnalazioni alla Guardia di Finanza con i successivi controlli eseguiti, in penisola sorrentina, le scorse settimane. Appare tuttavia pretestuoso affermare che a causa del proliferare di strutture ricettive extralberghiere vi sarebbe un calo dei residenti.
Si vada oltre mere posizioni di facciata e si abbia il coraggio di affrontare le questioni annose che vive il territorio. E se davvero, come dice il presidente del Consiglio comunale, vi sarebbe una sottrazione di immobili destinati a famiglie sorrentine, porti in aula una ricerca approfondita ed aggiornata su censimento dei vani sfitti, verifica di titolarità strutture se gestite da residenti sorrentini, e chiarisca, con il Consiglio comunale, con dati alla mano, in quanto è calcolato il fabbisogno abitativo, la crescita anagrafica della città e in che modo l’ente locale ha inteso affrontare le problematiche legate a mancate realizzazioni di edifici popolari, studentanti e strutture per senza fissa dimora.
Appare utile che il Consiglio comunale faccia chiarezza e si evitino strumentalizzazioni senza affrontare davvero le questioni, preferendo additare una categoria, che è fatta da tanti operatori in regola, che pagano salati tributi Tari, Imu e versano importanti imposte di soggiorno, garantendo supporto all’unica industria del territorio”.