SORRENTO. Traspare rabbia e frustrazione, ma anche un pizzico di fiducia nel buon esito della vicenda dall’avviso diffuso tra la propria clientela dai gestori del Peter’s Beach di Marina Piccola. Il lido balneare è sotto sequestro da due giorni, proprio nel clou della stagione turistica, con una trentina di dipendenti che si sono ritrovati all’improvviso senza un lavoro. I sigilli sono stati apposti dagli agenti del commissariato di Sorrento su ordine del Gip del Tribunale di Torre Annunziata. Alla base del provvedimento il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Sorrento lo scorso 13 maggio per consentire la rimozione di alcuni abusi edilizi rilevati un anno fa presso lo stesso stabilimento. Un atto che risulterebbe basato su falsi presupposti da da essere considerato inesistente.
Ieri i gestori del lido della spiaggia di San Francesco hanno affidato ad un post diffuso sui social il loro sfogo. “Peter’s Beach – si legge – è stato sequestrato dalla Procura della Repubblica ieri (venerdì, ndr) alle ore 18 (i clienti sono stati invitati ad uscire, i bambini non capivano cosa stesse succedendo, dopo un’ora lo stabilimento avrebbe chiuso). E’ stato dichiarato che Peter’s Beach è un enorme abuso edilizio, uno stabilimento che esiste da più di sessant’anni, che paga regolarmente tasse e concessione demaniale da 60 anni”.
I titolari del lido puntano l’indice contro le modalità seguite per imporre la chiusura dell’attività: “Il tutto è avvenuto di venerdì, il giorno dopo sono tutti chiusi gli uffici, la settimana dopo sono tutti in ferie, questo è il mese più proficuo e con più dipendenti assicurati (quasi 30)”.
Dopo lo sfogo una speranza “confidiamo nella giustizia e nella riapertura – affermano ancora dal lido -, intanto ringraziamo chi ci è vicino e chi ci chiama ignaro per prenotare, scusandoci per l’enorme inconveniente”.