SORRENTO. Prestava denaro ad interessi esorbitanti ad un imprenditore sorrentino in difficoltà, arrivando a picchiarlo in maniera selvaggia se non rispettava le scadenze dei pagamenti. Un incubo durato quasi cinque anni per la vittima del cravattaro. È finito così in manette Ciro Bifaro, 45enne di Giugliano, arrestato questa mattina su ordine del Gip del Tribunale di Torre Annunziata. L’uomo è ora ai domiciliari con le accuse di usura aggravata ed estorsione.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Piano di Sorrento e dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense, Bifaro avrebbe prestato all’imprenditore di Sorrento denaro per un totale di 50mila euro tra il 2011 ed il 2016. Per costringerlo a versargli le cifre pattuite, inoltre, il 45enne di Giugliano avrebbe minacciato e picchiato l’imprenditore con un manganello.
Ed è proprio in seguito al ricovero per le lesioni provocategli dall’usuraio che la vittima ha deciso di denunciare la vicenda alle forze dell’ordine. Nelle scorse ore è arrivata la svolta nelle indagini con la firma dell’ordinanza di custodia cautelare da parte del Gio oplontino.
Con le attività di indagine – spiega il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico – anche di carattere patrimoniale, si è riusciti a ricostruire i flussi di denaro intercorsi tra l’usuraio e la sua vittima, che avvenivano attraverso carte ricaricabili Postepay, sistema che consentiva al reo di nascondere ogni contatto diretto con la sua vittima”.