“Senza turismo la Campania muore”, appello al ministro

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I vertici dell’associazione della strutture extralberghiere Atex Campania e le sue diramazioni di Capri e della penisola sorrentina lanciano un nuovo appello al governo per il rilancio del turismo nelle località dove rappresenta il motore dell’economia.

“Oramai – si legge nella nota – è passato più di in anno da quando Atex ha introdotto il concetto delle Zone a Turismo Prevalente, territori italiani in cui il turismo non incide solo per il 13% del Pil (media nazionale) sulla loro economia, ma rappresenta il settore su cui poggia totalmente “la vita” delle loro comunità.

Si tratta di Comuni nei quali da “secoli” l’accoglienza ai turisti è il cuore pulsante che scandisce ogni ora di una giornata. Il Covid ha, per la prima volta nella storia di questi territori, interrotto questi battiti. Un cuore che non batte, muore.

Questi territori stanno morendo più velocemente rispetto ad altre aree perché non hanno alcuna alternativa se non quella del ritorno dei turisti. In queste Zone a Turismo Prevalente non sono in crisi solo alcune categorie ma è collassata l’intera vita produttiva locale caratterizzata, fino a febbraio 2020, da uno sviluppo determinato unicamente dal turismo.

Ecco perché da oltre un anno Atex ha chiesto e chiede incessantemente alle Istituzioni una strategia “mirata e straordinaria” per questi territori che consenta di mettere in campo misure di “assistenza e ripartenza”, studiate specificatamente per non cancellare la loro capacità ricettiva che rappresenta il principale motore del turismo italiano.

Ecco perché a gennaio 2021 Atex è stata la prima associazione italiana a chiedere al Governo e alla Regione di valutare che il piano vaccinale, ovviamente dopo l’assoluta priorità da dedicare agli anziani, ai medici, al personale sanitario, al personale delle scuole, alle categorie fragili, potesse poi prevedere una priorità per coloro che vivono nelle Zone a Turismo Prevalente.

Non per dare loro un privilegio ma per contrastare una condanna a “morte economica” irreversibile. Il turismo in Italia può essere rappresentato come un treno la cui locomotiva sono le Zone a Turismo Prevalente mentre i vagoni sono costituiti da tantissime città e Comuni in cui questo settore incide per il 12% della loro economia.

Il Covid ha frenato la corsa di questo treno. Per far ripartire un treno si deve necessariamente partire dalla locomotiva. I vagoni possono riprendere questa corsa solo se la locomotiva riparte. Ancora di più in questa crisi devastante, i vagoni hanno necessità della locomotiva e non devono commettere l’errore di pensare di essere in grado di farne a meno.

La penisola sorrentina, Capri, Ischia, la costiera amalfitana sono la nostra locomotiva turistica campana. La Regione Campania ha recepito questa nostra posizione. Il Governo non ancora. Per questo Atex donerà al ministro del Turismo Massimo Garavaglia un trenino senza la locomotiva. In modo che finalmente si capisca la priorità di intervento per le Zone a Turismo Prevalente”.

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