Sentenza della Cassazione: Le mance vanno tassate

camerieri

Anche le mance devono essere tassate. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con una sentenza depositata ieri nella quale si legge che “le erogazioni liberali percepite dal lavoratore dipendente, in relazione alla propria attività lavorativa, tra cui le cosiddette mance, sono soggette a tassazione”. Ciò significa che camerieri, addetti alla reception, facchini e concierge, non potranno più arrotondare senza dare conto al Fisco: le donazioni che percepiscono devono essere considerate a tutti gli effetti una voce dello stipendio.

Secondo la Cassazione “il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Sono redditi di lavoro dipendente quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro”.

La decisione della Cassazione, che sta già facendo discutere, è giunta in seguito al ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate contro una decisione della Commissione tributaria regionale della Sardegna in merito al caso del capo ricevimento di un lussuoso hotel a 5 stelle della Costa Smeralda che, in un solo anno, aveva guadagnato circa 84mila euro di mance. Una cifra elevata che, per l’Agenzia delle Entrate, doveva essere dichiarata e sottoposta a tassazione. Circostanza respinta dal dipendente che si è visto accusare di evasione fiscale.

L’uomo si era quindi rivolto ai giudici e la Commissione tributaria regionale gli aveva dato ragione: secondo i magistrati del settore, le donazioni fatte dai vacanzieri non potevano essere considerate tassabili, perché non facevano parte del reddito da lavoro dipendente, visto che le mance arrivavano direttamente dai clienti, senza un intervento del datore di lavoro.

Ora, però, la Cassazione ha ribaltato la sentenza ritenendo che donazioni e mance derivano direttamente dal rapporto di lavoro e costituiscono un’entrata “sulla cui percezione il dipendente può fare, per sua comune esperienza, ragionevole, se non certo affidamento”. In sostanza, sottolineano i magistrati, il capo ricevimento del lussuoso hotel sardo ha ottenuto le mance, ovviamente, in quanto dipendente della struttura. Il nesso tra le elargizioni e il rapporto di lavoro, quindi, ha come conseguenza la possibilità di procedere con la tassazione. Una mazzata per i tanti che in penisola sorrentina lavorano presso le strutture ricettive ed i locali.

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