Punta Campanella in corsa per la top 50 dei parchi mondiali

Escursioni Massa

L’Area marina protetta di Punta Campanella è candidata ad entrare nella lista di eccellenza mondiale dei Parchi naturali, terrestri e marini. Lo comunica Iucn Italia che ha scelto il Parco della costiera sorrentina e i Parchi nazionali del Gran Sasso e delle Foreste Casentinesi per questo prestigioso riconoscimento. Sono solo 46 in 14 diversi paesi del mondo le aree protette finora inserite. Una sola in Italia: il Parco Nazionale del Gran Paradiso, entrato nel 2014.

“Essere la prima e unica Area marina protetta italiana in corsa per entrare nella top 50 dei Parchi mondiali è già di per se motivo di grande soddisfazione, ma sappiamo che sarà dura e ci vorrà molto impegno.- dice Antonino Miccio, direttore dell’Amp Punta Campanella -. In questi anni abbiamo cercato di portare avanti una gestione corretta, sia per tutela e conservazione, sia per creare opportunità di sviluppo economico e turistico sostenibile. In un territorio fortemente antropizzato, conosciuto e frequentato da turisti di tutto il mondo. Garantire tutela e fruizione non è sempre facile, ma è stata la nostra mission sin dall’inizio”.

L’Unione internazionale per la conservazione della natura, meglio conosciuta come Iucn (International Union for the Conservation of Nature), è considerata la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di conservazione della natura e ha lo status di “osservatore” dell’Onu. L’iter per l’adesione alle Lista Verde da parte dei due Parchi Nazionali e dell’Amp Punta Campanella prosegue, con l’impegno e il supporto del ministero dell’Ambiente e di Federparchi, rispettando le norme dell’emergenza sanitaria, tramite smartworking, ad eccezione delle visite sul campo, rinviate per le medesime ragioni.

“Entrare nella Green List sarebbe un risultato eccezionale – dichiara Michele Giustiniani, presidente del Parco marino di Punta Campanella -. Un traguardo storico per la costiera sorrentina, per la Campania e per tutto il Mezzogiorno, ma non sarà facile”.

Una volta completato il difficile e molto selettivo percorso, l’Italia, se tutto andrà bene, avrà quattro parchi nella Green List che premia le aree protette più virtuose per capacità gestionali e di conservazione. Attualmente la lista della Iucn conta 46 siti distribuiti su 14 paesi nel mondo.

Il cammino è impegnativo e per nulla scontato. Per accedere alla Green List, le aree naturali protette devono rispondere a tutti i requisiti di qualità richiesti dal Global Standard, sia in termini di conservazione del capitale naturale che per quanto riguarda il management dell’area protetta. I criteri per l’accesso alla lista hanno, inoltre, una specificità rispetto al paese ove si trovano, con ulteriori elementi di valutazione relativi all’adattamento alla loro realtà. Rilevanti sono anche i punti che riguardano la partecipazione e la condivisione con le comunità e il territorio in materia di sostenibilità. Quest’ultima è valutata sia in termini di governance, sia per quanto riguarda infrastrutturazione ed attività produttive all’interno del perimetro dell’area protetta.

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