Penisola sorrentina e costiera amalfitana, esplode la grana Ncc

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I tour operator di Sorrento e dintorni stanno predisponendo proprio in questi giorni i pacchetti vacanza da sottoporre alla propria clientela nazionale ed estera. Poi si passerà alla raccolta delle prenotazioni. Ma nel frattempo qualche nube si addensa sul comparto dell’accoglienza. A parte un possibile rallentamento del settore che gli addetti ai lavori considerano fisiologico dopo il boom del post pandemia, potrebbero esserci difficoltà anche per assicurare i servizi ai viaggiatori.

In particolare per quanto riguarda i trasporti. La maggior parte dei turisti che scelgono di soggiornare tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana raggiungono le strutture ricettive di destinazione servendosi perlopiù di vetture e minivan di aziende che esercitano l’attività di noleggi con conducente. Già durante la scorsa estate le forze dell’ordine hanno pizzicato diversi operatori abusivi sprovvisti di regolare licenza ed ora scoppia la grana concessioni.

A lanciare l’allarme attraverso le colonne de Il Mattino con un articolo a firma del nostro direttore è Gino Acampora, presidente dell’associazione Agenti di viaggio penisola sorrentina. “Rischiamo di non poter garantire i transfer dei clienti che arrivano a Napoli verso le destinazioni – spiega il tour operator -. Già la domanda di Ncc era di gran lunga superiore all’offerta, ma ora la situazione rischia di diventare insostenibile, tanto da arrivare a compromettere la prossima stagione”.

Ma da dove nascono questi timori? “C’è un Comune in provincia di Avellino, Sirignano, di meno di 3mila abitanti, dove sarebbero state rilasciate centinaia di licenze che ora, a quanto ci risulta, sono state bloccate – chiarisce Acampora -. Buona parte di questi autisti lavoravano tra le due costiere. Nel caso venga confermato che non possono più operare ci ritroveremo in una situazione drammatica per il settore”. Una vicenda che sembra tanto lontana dalle località più ambite della Campania per i turisti, che, invece, rischia di avere ricadute enormi proprio da queste parti.

Questione della quale si è interessato anche il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Severino Nappi, che già lo scorso settembre ha presentato un’interrogazione al governatore Vincenzo De Luca dopo aver ricevuto “numerose segnalazioni relative ad autorizzazioni Ncc che sarebbero state rilasciate in maniera del tutto irregolare rispetto alla normativa vigente”.

In particolare, evidenzia Nappi, “il Comune di Sirignano risulterebbe aver provveduto all’assegnazione di 15 nuove licenze in contrasto con le disposizioni che stabiliscono, in mancanza dell’operatività del registro informatico pubblico nazionale, il divieto assoluto di rilascio di nuove autorizzazioni per l’espletamento del servizio”. Lo stesso ente, rileva il consigliere regionale della Lega, “nel recente passato, sempre in presenza del divieto, aveva rilasciato numerosissime autorizzazioni, e successivamente era stato costretto a revocarle in autotutela. Ma non si è mai accertato che questa azione fosse andata a buon fine. Col risultato che ci troviamo davanti a un numero di soggetti, difficile pure da quantificare con precisione, che svolgerebbero l’attività in maniera completamente abusiva, con grave danno per gli operatori in regola”.

In sostanza si ipotizza che i possessori delle licenze revocate continuino ad operare grazie ai contrassegni rilasciati da parte degli uffici della piccola cittadina dell’Avellinese. Pertanto Nappi ha chiesto a De Luca, “se risulta vera la notizia dell’autorizzazione da parte del Comune di Sirignano, di 15 nuove licenze nonostante il divieto normativo, e in caso affermativo, quali provvedimenti intenda adottare per far sì che si annullino le citate autorizzazioni e provveda, inoltre, ad accertarsi che la revoca delle autorizzazioni precedentemente rilasciate sia stata rispettata da tutti”.

Ad oggi, però, nonostante siano trascorsi diversi mesi, dal presidente della giunta regionale non è arrivata alcuna risposta. “È necessario predisporre controlli mirati per evitare abusi da parte dei furbi”, secondo il consigliere regionale. Intanto bisogna trovare una soluzione. “È fondamentale che i Comuni turistici rilascino quante più autorizzazioni Ncc possibile – la strada ipotizzata da Acampora -. Solo in questo modo potremo, almeno in parte, arginare il problema”.

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