SORRENTO. La questione delle ultime analisi Arpac a Marina Grande rischia di avere uno strascico giudiziario. Il Wwf Terre del Tirreno, infatti, ha presentato una denuncia per la mancata emanazione del divieto di balneazione per l’area dopo che sono stati diffusi i risultati dei test effettuati dall’Agenzia regionale. Come noto le verifiche che hanno evidenziato valori oltre la norma di agenti inquinanti sono state effettuate sui campioni prelevati lo scorso 6 agosto, mentre le controanalisi del 12 hanno stabilito l’avvenuto rientro nei parametri.
Fatto sta che il Comune non ha vietato i bagni nella zona di Marina Grande quando sono arrivati i primi risultati e ciò ha portato alla decisione della locale sezione del Wwf di presentare l’esposto. È doveroso precisare che in passato anche altre amministrazioni della costiera sorrentina non hanno emanato l’ordinanza in attesa delle controanalisi.
Di seguito la nota del Wwf Terre del Tirreno:
Epatiti virali, gastroenteriti batteriche, salmonellosi, congiuntiviti, piodermiti, sono solo alcune delle gravi patologie che si rischia di contrarre nuotando in acque contaminate da fogna.
I batteri evidenziati nelle analisi dell’Arpac a Marina Grande di Sorrento, ovvero Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, sono degli indicatori di origine prettamente fognaria e in quanto tali, con il loro ritrovamento oltre i limiti della norma, sottolineano l’elevata carica batterica e il rischio connesso, nuotando nel mare inquinato, di contrarre varie patologie.
Ma è risaputo che le acque reflue sia nere che bianche, ovvero commiste, trasportano molecole anche di ben altra natura, come metalli pesanti e quant’altro la cui pericolosità per la salute e per l’ambiente è nota in letteratura. Ciò ad indicare che la presenza dei soli Escherichia coli e Streptococchi fecali individuati non è l’unico segno di criticità intesa come tale.
Alla luce di tutto ciò, e in considerazione dei rapidi processi infettivi dovuti al contatto anche non prolungato dei bagnanti, appare chiara l’assoluta urgenza di un tempestivo provvedimento ad horas per la tutela della salute pubblica, ancor prima che dell’ecosistema marino, in mancanza del quale provvedimento si ipotizza il rischio concreto e documentato (dalle analisi dell’Arpac) di attentato alla salute pubblica.
Inspiegabilmente dal Comune di Sorrento, malgrado la segnalazione dell’Arpac non è stato emesso e/o divulgato ai cittadini nessun divieto di balneazione cosa che potrebbe addirittura costare all’Italia una procedura d’infrazione da parte della Comunità europea.
“È vergognoso e irresponsabile – ha dichiarato Claudio d’Esposito presidente del Wwf Terre del Tirreno – che ancora una volta si sia anteposto l’interesse economico del turismo alla salute dei cittadini e dell’ambiente. Il non aver emesso, come riportato anche da organi di informazione, un’ordinanza di divieto di balneazione ha fatto sì che cittadini e turisti si bagnassero inconsapevolmente nella acque di Marina Grande dove era stata accertata la presenza di colifecali provenienti da scarichi fognari superiori ai limiti di legge per la tutela della salute umana.
Anche se in concomitanza del Ferragosto, a seguito di ulteriori analisi, le acque di balneazione sono rientrate nella norma, permangono seri dubbi ed inquietanti interrogativi sull’intera vicenda”.
Il Wwf ha pertanto inviato un esposto alle autorità competenti per accertare fatti e responsabilità.