Mobilitazione a Sorrento e dintorni per riappropriarsi delle spiagge libere

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“Chi sarda si fa squalo se lo mangia”. È lo slogan con cui l’associazione La Grande Onda ha lanciato la mobilitazione contro gli abusi sulle spiagge libere attrezzate, di fatto, quasi sempre, gestite come regolari concessioni. Il movimento ambientalista si appresta ad inscenare nei prossimi giorni una clamorosa protesta, con gli attivisti che si impossesseranno per un giorno degli arenili occupati da lettini e ombrelloni che – posizionati già dal primo mattino – non lasciano spazio a chi vorrebbe solo sdraiarsi sul proprio telo.

“È una forma di protesta con la quale chiediamo alle autorità controlli e vigilanza costante – spiega la presidentesse La Grande Onda, Laura Cuomo -. Non possiamo permettere che si debba rinunciare al sacrosanto diritto di fruire in maniera gratuita di quei rarissimi lembi di spiagge libere rimasti in penisola sorrentina. A peggiorare la situazione ci si mettono tariffe da record presso quasi tutti i lidi”.

Il codice della navigazione prevede che sulle spiagge libere attrezzate, ombrelloni e lettini dovrebbero essere collocati dai concessionari solo quando arriva il cliente interessato al servizio a pagamento che lo richiede esplicitamente. “Ma le spiagge – conclude Cuomo – vengono riempite di lettini anche in assenza di clienti e addirittura si parla di postazioni preacquistate in abbonamento. In tal modo lo spazio per un telo mare viene limitato all’osso se non addirittura negato”.

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