“Esiste un diritto alla mobilità, auspicabilmente sostenibile, che purtroppo non è sempre garantito”. È il pensiero del sindaco di Sant’Agnello, Antonino Coppola. Una considerazione sulla quale concordano molti amministratori pubblici della penisola sorrentina e, soprattutto, la quasi totalità della popolazione.
“Mobilità e qualità di vita sono strettamente connesse – chiarisce Antonino Coppola -. Ormai siamo abituati alla congestione del traffico soprattutto negli orari di punta, quando in tanti si spostano per raggiungere il luogo di lavoro o di studio nella stessa ora, spesso usando veicoli privati. Vari studi hanno dimostrato che il tragitto casa-lavoro-casa è più stressante del lavoro stesso”.
E in questi giorni la situazione è diventata insostenibile. Ai forti flussi veicolari legati al turismo che fa segnare numeri record anche in quest’ultima parte di stagione si sommano quelli di pendolari e, soprattutto, studenti. Per sfuggire alla morsa del traffico in tanti scelgono così di utilizzare i convogli della Circumvesuviana, ma devono fare i conti con gli orari del programma di esercizio estivo che l’Eav sembra intenzionata a confermare anche per i prossimi mesi.
Tanto che è partita anche una raccolta di firme. “In questi giorni tante famiglie e studenti della penisola chiedono di reintrodurre il treno delle ore 8 Sorrento-Napoli – spiega il primo cittadino di Sant’Agnello -. Di nostro, a fine settembre, abbiamo proposto di valutare la fattibilità di introdurre un treno-navetta sulla tratta Sorrento-Vico Equense nella fascia oraria delle 8 per agevolare gli studenti e lavoratori. Una sorta di metropolitana della penisola, in orari strategici, che non andrebbe a gravare ulteriormente sul trasporto su gomma, ormai già al limite”.
In sostanza un’idea che rispecchia quella avanzata già da tempo da alcune associazioni del comparto turistico che hanno sottoposto la proposta al tavolo tecnico promosso dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Probabilmente se la linea viene sposata anche dai sindaci della costiera si può attuare un pressing più incisivo nei confronti di Eav per l’attivazione del servizio.
“Esiste un disagio oggettivo e la mobilitazione e la petizione in corso ne sono la prova – conclude Antonino Coppola -. Cittadini che con rispetto e determinazione fanno sentire la propria voce. Abbiamo, ognuno per la propria parte, il dovere di ascoltare e agire per provare a raggiungere un obiettivo comune”.
