Da martedì nuovi provvedimenti per il contrasto al Covid-19

Obbligo di indossare le mascherine, nuove regole per gli assembramenti e ancora stop a discoteche e sale da ballo al chiuso. Martedì prossimo, 14 luglio, scadranno le disposizioni attualmente in vigore ed il Governo varerà alcuni aggiustamenti sulle misure di contrasto al Covid-19. Prevista anche la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre. Misure che l’esecutivo, a partire dal ministro della Salute Roberto Speranza, ha intenzione di integrare per contenere assembramenti ormai all’ordine del giorno dalla fine del lockdown e quindi la possibilità di nuovi contagi.

Vediamo cosa accadrà. Una certezza assoluta è che le mascherine ci faranno compagnia ancora per un bel po’ di tempo. Da martedì resterà infatti in vigore l’obbligo di coprire naso e bocca nei luoghi chiusi quando non si può garantire il distanziamento sociale. Inoltre bisognerà ancora lasciare le proprie generalità per entrare nei locali pubblici che dovranno essere sanificati, avere gli erogatori di disinfettante per le mani all’ingresso. E, nel caso di uffici e centri commerciali, disporre anche di termoscanner.

Confermata la fine dell’era dei guanti monouso. Inizialmente raccomandati come protezione anti-Covid, sono poi caduti in disgrazia e già dall’inizio della Fase 3 non sono più né obbligatori né raccomandati. Tuttavia le Regioni hanno tenuto a precisare che non saranno reintegrati perché aumentano solo le possibilità di un uso sbagliato.

Stando alle indicazioni attuali, martedì sarebbe dovuta essere la data prescelta per la riapertura delle discoteche. Al momento però sembra proprio che l’esecutivo continuerà a vietare la possibilità di ballare al chiuso almeno fino alla fine del mese di luglio. Tuttavia, come già accaduto in passato, alle regioni sarà consentito operare in deroga e autorizzare le riaperture (la Campania è una di quelle che ha dato l’ok). “Dovranno assumersene le responsabilità” ha comunque chiarito il ministro Speranza, in accordo con il ministro degli affari regionali Boccia.

Resterà in vigore il divieto di assembramento, soprattutto per via dei nuovi focolai che vengono individuati nel Paese. Al centro dell’attenzione del Governo i controlli nei luoghi della movida, in quartieri e città di vacanza, e sulle spiagge. Con ogni probabilità saranno più stringenti per intervenire su aperitivi e cene. Occhi puntati anche sulle spiagge: negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni di stabilimenti che non rispettano il distanziamento tra ombrelloni e sdraio.

Per quanto riguarda fiere, sagre e feste domani arriverà li parere del Comitato tecnico scientifico che dirà la sua sui grandi assembramenti. L’idea sembrerebbe essere quella di rendere più stringenti i controlli su sagre, eventi pubblici e fiere o, anche in questo caso, chiedere alle regioni di farsi carico della situazione.

Infine sempre dal 14 luglio sarà prorogato il divieto di ingresso per chi proviene da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Vale a dire i 13 Paesi finiti nell’occhio del ciclone qualche giorno fa, anche a causa dei cosiddetti voli triangolati. Per gli italiani che vivono o sono di passaggio in questi Stati, possono rientrare ma dovranno mettersi in quarantena. Obbligo di isolamento per 14 giorni anche per i passeggeri in arrivo dagli Stati Uniti.

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