La Cooperativa Prisma, presieduta da Michele De Angelis, varca per l’ennesima volta i confini regionali e viene indicata come esempio di imprenditoria sociale per capacità di innovazione e mission inclusiva. Infatti, ha il 96% dei dipendenti donna, molte in posizioni apicali, ed offre lavoro anche a soggetti svantaggiati impegnati in percorsi di recupero.
Aspetti evidenziati da Avvenire in un articolo pubblicato sull’edizione di oggi, domenica 14 marzo. “La cooperativa sociale Prisma è una di quelle organizzazioni che lavora per accompagnare la crescita economica e sociale in un territorio difficile, la Provincia di Napoli – si legge sul quotidiano della Conferenza Episcopale italiana, che aggiunge – è anche direttamente coinvolta nel piano vaccinale: in collaborazione con l’Asl e il Comune di Massa Lubrense, che ha messo a disposizione una sua struttura, Prisma ha attivato il centro vaccinale Covid nell’area”.
Nello specifico l’articolo evidenzia un recente progetto della cooperativa finanziato con 800mila euro da Unicredit e lo segnala, non a caso nelle pagine di economia, come esempio di “buona pratica sul tessuto sociale di uno specifico territorio”. Infatti i progetti di questa cooperativa sono stati scelti da UniCredit per l’ultima operazione di finanza a impatto: nell’ambito del programma Social Impact Banking, lanciato a febbraio 2019, e con il sostegno del Decreto Liquidità, la banca ha finanziato Prisma con 800mila euro che le serviranno per realizzare i suoi progetti di crescita.
Da un lato la cooperativa realizzerà una struttura per anziani, un poliambulatorio, un centro polifunzionale di diagnosi, terapia, riattivazione psicomotoria e socializzazione. Dall’altro avvierà un laboratorio di panificazione dove lavoratori svantaggiati produrranno pane artigianale e a lievito madre e un centro di produzione pasti che realizzerà almeno duemila pasti giornalieri per le mense di scuole, ospedali e comunità di un vasto territorio che va da Castellammare di Stabia ad Amalfi. “Grazie alla collaborazione con UniCredit ed il Comune di Massa Lubrense ridiamo luce ad uno spazio chiuso da trent’anni nel momento più difficile per l’intero Paese e per la comunità locale” ha concluso Michele De Angelis.