La chiusura di via Partenope, la strada che collega il centro di Massa Lubrense al confine con Sorrento, continua a provocare polemiche. Stop alla circolazione imposto dal lunedì al venerdì nella fascia oraria tra le 8:30 e le 17 per consentire la sostituzione di una condotta idrica e di interrare alcuni cavi elettrici prima di procedere con il rifacimento del manto di asfalto. Modalità e tempi di esecuzione degli interventi che in queste settimane hanno alimentato i malumori tra la popolazione. E così la scorsa settimana un gruppo di cittadini e commercianti ha incontrato il sindaco Lorenzo Balducelli per chiedere spiegazioni. Dopo il confronto il primo cittadino si è impegnato a mettere nero su bianco quello che aveva detto nel corso della riunione.
Di seguito pubblichiamo la nota integrale inviata dal sindaco all’avvocato Marco Maria Canonico in rappresentanza dei partecipanti all’incontro:
Come già anticipato nella comunicazione pubblica del 14 gennaio: al fine di consentire i lavori di scavo per la posa di nuovi sottoservizi sulla strada Sorrento – Massa Lubrense, propedeutici al rifacimento del manto stradale, e stato necessario chiudere dalle 8.30 alle17 il traffico veicolare.
È stato attivato un senso unico in direzione Sorrento per via Mulini-Arolella negli orari di chiusura e tutto è stato deviato via Sant’Agata Nastro Verde.
La chiusura della strada si è resa necessaria perché deve essere posata una nuova condotta idrica e dei cavidotti ENEL che porteranno anche all’eliminazione di alcune linee aeree. Tali nuovi sottoservizi prevedono uno scavo di circa un metro di larghezza che si trova quasi al centro della carreggiata a causa della attuale posizione delle tubazioni fognarie, idriche ed elettriche e della linea del metano. Avremmo potuto semplicemente asfaltare la strada e fare un senso unico alterato ma credo che rifare i sottoservizi sia stato un atto di grande responsabilità. Sarebbe stato assurdo non farlo. Meglio scavare adesso ed installare le nuove linee elettriche ed idriche che farlo dopo con il nuovo manto di asfalto. Questo l’ho scritto il 14 e ribadito nell’incontro del 31 gennaio. Così come ho detto che questo e il periodo migliore dell’anno per fare questo intervento e ridurre i disagi.
Ho aggiunto anche quanto già comunicato il 31 e cioè:
COMPLESSITA’ DELLO SCAVO NEL PRIMO TRATTO
“I lavori sono partiti a ridosso di Piazza Vescovado e subito, come può accadere in un cantiere, sono emerse delle problematiche. Purtroppo, a causa di una vecchia condotta di acqua bianca in muratura di grosse dimensioni, non mappata, ci sono stati notevoli problemi nell’avanzamento dei lavori. Tale situazione ha generato nella giornata di mercoledì un imprevedibile ritardo nella riapertura della strada. E’ l’inconveniente di avere a che fare con lavori di scavo in zone urbane con sottoservizi che si incrociano. Stiamo facendo interventi necessari che non si facevano da diversi decenni. Contiamo di recuperare il tempo perduto più avanti, a partire dall’incrocio con il parcheggio “Centro Cinque”. A queste difficolta si sono aggiunti a causa della complessità della posizione dei sottoservizi ha portato in due occasioni al tranciamento per due volte di un cavo ENEL non mappato che si trovava ad una profondità di soli 25 centimetri dal calpestio della strada. La presenza di una squadra ENEL e una GORI sul cantiere hanno fatto in modo che si ritornasse in tempi accettabili alla normalità.
POSSIBILITA’ DI UN SENSO UNICO ALTERNATO
Come già anticipato il 14 e ribadito nell’incontro del 31 gennaio, avremmo fatto una valutazione quando i lavori di scavo avessero oltrepassato l’incrocio del parcheggio Centro Cinque e superato il tratto più urbanizzato dove è stata riscontrata la presenza dei tanti allacci delle abitazioni, cavi non mappati ed un cunicolo in muratura per le acque bianche non riportato. Devo purtroppo constatare che ad oggi tali condizioni non si sono verificate e non abbiamo potuto procedere in tal senso. Anzi, abbiamo purtroppo constatato che in alcuni punti che data la presenza di alcuni banchi di roccia la posizione dei sottoservizi già esistenti è deviata ancora più verso il centro della carreggiata.
LA DURATA DEI LAVORI
Devo chiarire che sia durante l’incontro che nelle voci girante in questi giorni la questione della durata dei lavori. È stata stabilita dal contratto, i cui estremi sono riportati nel cartello di cantiere, un termine massimo di 180 giorni. Questo periodo è riferito non allo scavo, ma all’intervento nella sua complessità. Cioè oltre allo scavo è prevista la sostituzione di tutti corpi illuminanti, la posa dei pali nel tratto Villa Lubrense-La Solara, la sistemazione di alcuni muretti ed altro. Tutti interventi che si possono fare con la strada aperta. Quindi i sei mesi non sono riferiti alio
scavo. II termine massimo è anche influenzato dal fatto che per i corpi illuminanti c’è un grosso problema di approvvigionamento a causa della difficolta a livello mondiale della mancanza di materie prime e componenti elettronici. Per serietà e senso di responsabilità non abbiamo indicato un termine preciso che avrebbe potuto creare vane aspettative smentite, poi, dai fatti.
I LAVORI DI NOTTE
Molti si chiedono il perché questi lavori non sono stati fatti di notte. Le motivazioni sono due. La prima è una questione di sicurezza. Credo anche da tecnico, che scavare a ridosso di sottoservizi così ravvicinati tra loro di giorno è una cosa, farlo di notte, anche se con la presenza di fari potenti, sia estremamente più difficile e pericoloso. Di giorno sono stati tranciati due cavi elettrici non mappati. Quante volte sarebbe successo con luci artificiali? Inoltre, da questo punto di vista stiamo lavorando con una squadra Gori ed una Enel a disposizione sul cantiere che in caso di danni possono intervenire velocemente. Di notte non possiamo avere questa possibilità. Non secondaria la questione dei costi. Senza voler entrare nei particolari credo che l’incremento dei costi per i lavori notturni sia del 30/40%. Stamattina mi è stato detto che ci sarebbero state a disposizione le economie di gara. Credo, e questa è una scelta, che queste siano da impiegare per imprevisti non ponderabili. Ipotesi già verificatasi in questo primo tratto di scavo con la presenza di banchi di roccia presenti.
ORDINANZA COMUNALE
Sul fatto che l’Ordinanza comunale di interdizione del traffico veicolare della strada non riportasse l’apertura il sabato e la domenica, chiarisco subito che è vero che questo non era indicato nell’ordinanza 6 dell’11 gennaio ma che questa era stata integrata dall’ordinanza numero 9 del 13 dove era indicata l’apertura sia il sabato che la domenica.
Quindi non c’era contraddittorietà tra la mia comunicazione pubblica e l’ordinanza pubblicata.
IMPATTO ECONOMICO DEI LAVORI
Partiamo dal fatto che posare i nuovi sottoservizi era necessario e che responsabilmente è stato fatto per evitare che in futuro si vada a rompere il manto stradale rinnovato. Abbiamo scelto il periodo dell’anno con minore movimento turistico e commerciale. Nessun periodo poteva essere più indicato. Devo anche dire che l’interruzione porta problemi per gli eventuali acquirenti degli esercizi commerciali che vengono da fuori comune. Per gli utenti di Massa non ci sono problemi a recarsi negli esercizi commerciali in questo periodo. Dobbiamo purtroppo aggiungere che proprio l’ultima ondata pandemica, ancora in corso, ha portato ad una minore mobilita dei nostri concittadini e quindi all’acuirsi alia crisi di consumi negli esercizi commerciali. Il tutto si va a sovrapporre al fatto che il periodo gennaio febbraio è stato sempre un periodo di “depressione” dei consumi. Questi due fatti hanno ingenerato negli esercenti del centro di Massa Lubrense l’opinione che le minori vendite fossero da attribuire alia chiusura della strada nella fascia 8.30-17.
CONCLUSIONI
La decisione della chiusura della strada nella fascia oraria 8.30-17, non è stata presa a cuor leggero o in modo irresponsabile. Sia io come sindaco, che la ditta incaricata abbiamo interessi che il lavoro venga fatto nel minor tempo possibile. Io perché sento il peso di questa responsabilità. La ditta appaltatrice perché minor tempo significa maggiori guadagni. Credo che in questo campo non sono proprio uno sprovveduto. Infatti, voglio ricordare che prima di fare il sindaco ero un tecnico che per anni ha lavorato anche nel campo dei lavori stradali. La stessa cosa si può dire per l’assessore alla manutenzione Domenico Tizzani anch’egli tecnico ed esperto sia in lavori stradali che in posa di sottoservizi. Credo che anche questo si debba tenere in considerazione.
Oltre a questo mi sento solo di chiedervi pazienza. La stessa che per primo ogni giorno cerco di esercitare. Aggiungo infine un grazie. A quanti si sono resi conto della necessita di questo intervento e stanno avendo fiducia sopportando i disagi. Mi riferisco in modo particolarissimo agli alunni delle scuole superiori che ogni giorno ritardano il loro ritorno a casa ed a SITA ed EAV per l’ottimo servizio di trasporto pubblico alternativo e per la capacità di collaborazione dimostrata.