SORRENTO. Opere di sbancamento di terreno e rocce, realizzazione di terrazzamenti, allocazione di manufatti, creazione di tracciati carrabili e di una strada di attraversamento direttamente sul corso d’acqua, taglio di alberi e della vegetazione preesistente. Il Wwf penisola sorrentina, documenta e denuncia quella che gli ambientalisti considerano “la grave modifica dello stato dei luoghi in località Vallone Casarufolo, in un sito ancora allo stato naturale e dalle notevoli peculiarità faunistiche e vegetazionali, interessato dalla confluenza di una fitta rete idrografica superficiale”.
La segnalazione del Wwf è molto dettagliata e correlata da un particolareggiato dossier fotografico. “La proprietà interessata dai lavori – si legge nella nota diffusa ieri – è delimitata da una recinzione: vi si accede da un cancello in pali di castagno e rete posto sulla sponda di un rivo vernotico, raggiungibile percorrendo via Casarufolo fino al termine della rotabile, nel largo antistante un antico casolare in tufo oggetto di lavori di ristrutturazione. All’interno di tale fondo sono visibili gli interventi, effettuati su di una vasta area, consistenti in sbancamento di terreno e roccia per la realizzazione di nuove strade carrabili e di terrazzamenti sostenuti da palificate in legno. Dai tracciati viari principali si dipartono alcune strade secondarie, realizzate sempre tramite sbancamento ed eliminazione della vegetazione preesistente, che conducono a vari “lotti”, delimitati da cancelli in pali di castagno e rete metallica, dove sono presenti una serie di manufatti e baracche in legno di recente costruzione”.
Gli attivisti del Wwf, nel corso del sopralluogo hanno scoperto anche altro. “Seguendo il tracciato carrabile si giunge sull’alveo maggiore del Vallone Casarufolo, dove è stata realizzata una strada in cemento armato direttamente sul rivo. Al di sotto del tratto tombato sono ancora visibili cumuli di terreno riversati nell’alveo che rischiano di costituire, in caso di pioggia, una seria ostruzione al deflusso delle acque meteoriche. La strada sul ponte, dopo un ulteriore cancello, prosegue verso nord raggiungendo il pendio occidentale della collina di Zatri, in località denominata Mezzomonte. Tale strada, delimitata da ringhiera e palificata in pali di castagno, visibile anche a grande distanza, è stata realizzata tramite sbancamento o “scarificazione” della scarpata a monte e colmata a valle con taglio della vegetazione. In tale punto l’intera collina, fino all’altezza della soprastante via Zatri, appare interessata da lavori di pulizia e taglio a raso della vegetazione arbustiva ed arborea. Alcuni ulivi superstiti appaiono capitozzati. Di altri esemplari arborei si notano i ceppi radicali asportati e depositati al suolo tra terreno e pietre”.
L’intervento, così come realizzato, è visibile dalle vie Montariello, Cesarano, Atigliana, Sant’Antonio, oltre che da via Casarufolo, ma anche da notevole distanza, ad esempio da via Nastro Verde o addirittura da mare.
Dal Wwf penisola sorrentina, quindi, puntualizzano che “gli interventi antropici operati appaiono di fatto di sostanziale modifica dell’orografia del sito; l’intero territorio del Comune di Sorrento è stato dichiarato di notevole interesse paesaggistico e ricade nell’ambito di efficacia del Piano Urbanistico Territoriale per l’Area Sorrentino-Amalfitana; la zona è sottoposta a tutela paesaggistica; l’area oggetto dell’intervento ricade nella perimetrazione dell’Autorità di Bacino Campania Centrale, di cui al piano di assetto idrogeologico, in area classificata a Pericolo Frana P4 ed interessa un’asta fluviale classificata a Rischio Idraulico R2”.
Ragion per cui il Wwf ha chiesto “alle autorità competenti e alla Procura della Repubblica un urgente intervento atto a verificare la legittimità di tutte le opere realizzate o in corso di realizzazione nella suddetta proprietà”.