Battesimo per la Msc Nicola Mastro la nave più grande entrata in un porto italiano

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Si è svolta ieri presso il Trieste Marine Terminal di Trieste, alla presenza delle principali autorità e istituzioni, la cerimonia di battesimo di Msc Nicola Mastro, la più grande nave mai attraccata in Italia, appartenente alla classe “Celestino Maresca” di cui fanno parte le navi più grandi e sostenibili al mondo.

Msc Nicola Mastro ha dimensioni record, con i suoi 399 metri di lunghezza 61,5 metri di larghezza e un pescaggio a pieno carico di 17 metri ha una capacità di 24.116 TEU (di cui oltre 2.000 refrigerati). La nave presenta tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale, vantando la più bassa percentuale di emissioni di gas serra per container trasportato, con emissioni di Co2 del 12% più basse rispetto alle soglie prescritte.

Msc Nicola Mastro è dotata di tecnologie innovative che assicurano un’ulteriore riduzione delle emissioni, tra cui un sistema ibrido di depurazione dei gas di scarico (scrubber), un sistema di lubrificazione dello scafo ad aria e sistemi antivegetativi per ridurre il livello di attrito con l’acqua per abbassare i consumi di carburante, inoltre è equipaggiata per poter ricevere l’energia da terra spegnendo i motori durante l’ormeggio.

Msc Nicola Mastro è oggi alimentata con il tradizionale carburante marino ma è stata progettata per poter effettuare velocemente il retrofitting per poter essere alimentata un domani con carburanti green di ultima generazione che si dimostreranno essere efficaci per la propulsione marina e per la protezione dell’ambiente.

Dopo aver scalato i porti cinesi, Singapore, King Abdullah in Arabia Saudita, Ashdod in Israele, Fos sur mer in Francia e Gioia Tauro, Genova e La Spezia in Italia la nave è giunta a Trieste per la cerimonia di ieri a testimonianza del valore e dell’impegno della compagnia verso l’Italia e il Porto giuliano.

Msc, leader mondiale nel trasporto marittimo di container con una flotta di 760 navi e 70 terminal gestiti nel mondo (di cui 12 in Italia), è infatti da sempre impegnata per lo sviluppo e della crescita sostenibile dei traffici in Italia: 2022 la compagnia ha movimentato nel nostro paese 1,8 milioni di TEU con 19 porti serviti, per 773mila Teus trasportati via camion e via ferrovia con 115 coppie di treni settimanali.

Il gruppo Msc ha infatti una presenza capillare in tutto il territorio italiano sviluppata con l’obiettivo di creare sinergie tra trasporto marittimo e terrestre collegando i porti alle destinazioni nel Nord Italia in massimo due giorni di transito. Il network ferroviario è in costante sviluppo tanto che gli investimenti nel trasporto ferroviario tramite la società del gruppo Medlog nel 2022 hanno consentito di ridurre di 170mila tonnellate le emissioni di Co2 contribuendo a decongestionare il traffico su gomma evitando oltre 225mila viaggi via camion.

Ed è proprio il trasporto intermodale, che utilizza le linee ferroviarie per collegare i porti italiani alla rete Ten-T, uno dei punti di forza del porto di Trieste e del Trieste Marine Terminal che nel 2022 ha segnato volumi in costante crescita con 585 navi operate e 756mila container/TEU movimentati (+68% rispetto al 2016). Dal terminal sono stati gestiti 3.725 treni (+127% rispetto al 2016), con una movimentazione via ferrovia di 221mila Teus (+195% rispetto al 2016). Un risultato importante, che testimonia gli enormi passi in avanti raggiunti in questo settore, tanto che oggi oltre il 52% dei traffici da e per Trieste viene inoltrato via treno.

Assieme all’Autorità di Sistema Portuale sono in programma per i prossimi anni alcuni importanti investimenti che renderanno il terminal di Trieste sempre più sostenibile e sempre più competitivo. Tra questi: l’elettrificazione da terra della banchina, il progetto “Smart Grid” per il potenziamento della rete elettrica ma anche l’espansione del terminal con l’allungamento della banchina di ulteriori 100 metri e l’acquisto di due nuove gru di banchina capaci di servire navi di ultima generazione a cura del terminalista.

Alla cerimonia di battesimo di Msc Nicola Mastro, che si è tenuta lungo la banchina del Terminal Tmt di Trieste, ha preso parte Diego Aponte, presidente del Gruppo Msc assieme alle principali autorità e istituzioni a livello locale e nazionale, tra cui: Luca Ciriani, senatore e ministro per i Rapporti con il Parlamento, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Pietro Signoriello, prefetto di Trieste, Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, Zeno D’Agostino, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Luciano Del Prete, direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia e comandante della Capitaneria di Porto di Trieste. La nave ha ricevuto la benedizione di don Alessandro Amodeo, cappellano dell’Opera dell’Apostolato del Mare.

“Oggi rappresento a questo evento il primo governo che ha voluto istituire il ministro per il Mare, che ha varato un programma per il mare e che ha scelto Trieste per illustrarlo – ha sottolineato il ministro Ciriani -. Il mare e l’economia blu sono centrali per l’esecutivo Meloni e per l’Italia perché il mare ha una enorme valenza e strategicità logistica, commerciale e turistica”.

Soren Toft, Ceo di Msc ha sottolineato: “Qui a Trieste, i nostri investimenti nel terminal e nella ferrovia hanno creato un gateway strategico che offre uno sbocco sul mare anche a quei Paesi come Austria, Repubblica Ceca, della Slovacchia e dell’Ungheria che hanno scelto questo porto per movimentare le loro merci, raggiungendo da qui persino la Germania settentrionale. Nonostante la grande crescita della nostra capacità di movimentazione, continuiamo ad impegnarci per ridurre il nostro impatto sull’ambiente modernizzando la nostra flotta con un programma di costruzione di nuove navi che comprende le portacontainer più efficienti dal punto di vista dei consumi.

Quegli stessi valori, instillati dalla famiglia Aponte, vivono ancora tra 180.000 dipendenti in 675 uffici, a quasi cinque decenni dalla fondazione di Msc. Oggi in Italia abbiamo 19 uffici che raggiungono tutti gli angoli del paese e abbiamo recentemente rilanciato il servizio Dragon che collega direttamente l’Asia all’Italia, contestualmente stiamo anche lavorando per sviluppare ulteriormente la nostra rete di trasporto marittimo a corto raggio per testimoniare ancora una volta quanto sia profondo il nostro impegno verso l’Italia”.

“La Regione da tempo è impegnata nello sviluppo logistico di quest’area, investendo nel porto di Trieste, negli interporti e nei collegamenti ferroviari. Questa è una piattaforma fondamentale per il collegamento dell’intera Europa con il resto del mondo che stiamo supportando grazie a una straordinaria alleanza fra istituzioni e grandi player privati. Una scelta vincente che nel prossimo futuro darà nuove opportunità di crescita al nostro sistema. Questa è la migliore occasione per complimentarsi con Msc per la scelta strategica effettuata da questa realtà leader mondiale nei trasporti e nella logistica. È la dimostrazione – ha sottolineato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – che si possono tenere insieme sviluppo tecnologico, impresa e sostenibilità ambientale. Questa visione di lungo termine, che va presa ad esempio a tutti i livelli, è la migliore garanzia di crescita”.

Zeno D’Agostino, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha dichiarato: “Con questo evento Trieste e il gruppo Msc danno un importante messaggio al mondo rispetto alla formidabile potenzialità di sviluppo del porto di Trieste. Navi come queste presuppongono una grande capacità di gestione logistica dell’intero sistema. Infatti stiamo lavorando e investendo in maniera forte e costante dal punto di vista delle infrastrutture ferroviarie, in un processo di integrazione continuo rispetto ai nodi regionali e internazionali. Ma questa giornata dimostra soprattutto il consolidamento della partnership con Msc, un grande player globale che ha investito nel nostro scalo portando avanti una serie di operazioni logistiche complessive che gravitano intorno al porto e che vedono nella ferrovia l’elemento cardine di crescita e di connessione con il Centro Est Europa, nostro bacino di mercato naturale”.

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