Con la legge regionale n. 11/2023 che modifica la n. 16/2019, la Regione Campania ha introdotto l’obbligo del codice identificativo delle strutture ricettive (Cusr) anche per le attività di locazione breve. Tale codice ha lo scopo di agevolare i controlli sull’offerta turistica campana da parte delle autorità competenti, così da garantire una concorrenza leale tra i soggetti economici e, al tempo stesso, tutelare l’utenza turistica, contrastare le forme irregolari di ospitalità e arginare il fenomeno dell’“abusivismo”.
Alle attività di locazione breve, già esistenti o di futura attivazione sul territorio comunale dovrà essere, pertanto, assegnato un Cusr dal Comune previa acquisizione dei dati necessari dai soggetti che intendono esercitare l’attività. A questo scopo, la Regione Campania ha predisposto un modello di comunicazione, scaricabile dal proprio sito, da utilizzare ai fini della registrazione dell’attività da parte del Comune sul Portale Turismo web e generare, di conseguenza, il codice.
Dalla Regione si rammenta che la mancata comunicazione ai Comuni da parte dei soggetti che esercitano o intendono esercitare attività di locazione breve dei dati previsti all’art. 13 comma 5 quater della citata Legge Regionale 16/2019, comporta la sanzione pecuniaria da cinquecento a duemila euro. Le sanzioni sono irrogate dai Comuni nel cui territorio è ubicata l’attività e i relativi proventi sono devoluti agli stessi Comuni.