Adiconsum Penisola Sorrentina: Occhio alla truffa del “sì” per il mercato energetico

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Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato un emendamento che mantiene il mercato di maggior tutela per un altro anno. Il nuovo regime slitterà al 1 gennaio 2023. Si stima che le famiglie che nell’anno 2019 hanno aderito al mercato libero hanno pagato l’energia elettrica in media il 26% in più rispetto a quelle che sono ancora nel mercato di maggior tutela. Si è evitato in questo modo un pesante aumento delle bollette in un momento di grave crisi sanitaria ed economica.

Il mercato libero dell’energia è nato con la liberalizzazione del settore energetico, iniziata agli inizi degli anni 2000 con l’abolizione del monopolio statale. Da quel momento tantissime compagnie private, in concorrenza tra loro, hanno cominciato a proporre le loro offerte luce e gas, differenziando la loro offerta a seconda delle diverse tipologie di utenti.

Il servizio di Maggior Tutela prevede delle tariffe uniche, una per la luce e una per il gas, fissate dall’ARERA, l’Autorità per l’Energia Reti e Ambiente, ogni tre mesi in base all’andamento di diversi fattori. Attualmente quindi si può avere un contratto di fornitura gas e luce sia con le offerte di una compagnia privata sul mercato libero, sia con le tariffe tutelate dell’Autorità per l’energia.

La prima differenza tra mercato libero e mercato tutelato riguarda le modalità adottate per stabilire i prezzi e le condizioni. Nel caso della Maggior Tutela è l’Autorità per l’Energia, nel caso del mercato libero sono invece le singole compagnie energetiche

“Con lo slittamento della fine del mercato tutelato – spiegano da Adiconsum Penisola Sorrentina – aumenterà la cosiddetta truffa del “si” in quanto sono ancora 15 milioni gli utenti e le micro-imprese che non hanno ancora aderito al nuovo mercato e tale numero fa gola alle aziende che faranno di tutto per accaparrarseli. Tale truffa consiste nel ricevere telefonate indesiderate di call center i cui operatori cercano con insistenza di sollecitare gli utenti all’attivazione di un nuovo contratto ed all’inizio della chiamata esordiscono con la frase “Vista la fine del mercato tutelato Lei dovrà cambiare compagnia elettrica sennò sarà costretto a pagare fatture molto più alte”.

La chiamata continua e dall’altra parte del telefono si fa di tutto affinché noi pronunciamo la parolina “SI”. Ecco un esempio: Lei è il signor Rossi? La persona risponderà di si e chi di dovere monterà accuratamente tale parola utilizzandola per l’attivazione di un contratto ad esempio per la luce e il gas. Ciò senza la volontà della persona. Non si dovrà quindi mai dire Si per proteggersi da questa truffa e non si dovranno fornire mai i propri dati personali e sopratutto il proprio codice “POD” o il codice fiscale. Il rischio è quello che venga attivata un’offerta a nostra insaputa.

Qualora si resti vittima della truffa del “SI”, la prima cosa da fare sarà quella di inviare una raccomandata A/R per disconoscere il contratto oppure rivolgersi ad un’associazione a difesa dei consumatori. In definitiva – in relazione al mercato libero ed al mercato tutelato dell’energia e del gas – non è così semplice affermare dove si spenda meno. Di certo, per risparmiare sul mercato libero è necessario diventare dei consumatori attivi: bisogna confrontare con attenzione le proposte sul mercato, capire cosa si conforma meglio alle proprie abitudini e ai propri consumi ed essere disposti a cambiare operatore energetico se si individua un’offerta migliore”.

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