Addizionale sull’energia elettrica, l’amministrazione di Massa Lubrense ci riprova

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MASSA LUBRENSE. Non sono bastate le sentenze di Tar e Consiglio di Stato. L’amministrazione di Massa Lubrense vuole evitare di restituire i 220mila euro dell’addizionale comunale sull’energia elettrica percepita per il 2011.

 

Per ottenere questo risultato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata approvata una delibera, su proposta dell’assessore al Bilancio, Liberato Staiano, che oggi dovrebbe convalidare un atto della Giunta Comunale annullato dalla giustizia amministrativa. Dopo il Tar Campania, anche il Consiglio di Stato aveva bocciato l’introduzione della maggiorazione sull’accisa all’energia elettrica operata dalla Giunta del Comune di Massa Lubrense. Il ricorso era stato proposto da un nutrito gruppo di cittadini su iniziativa del comitato civico Patto con la Città, all’indomani della pubblicazione della delibera nel maggio 2011.

Già la prima sezione del Tribunale Amministrativo di Napoli aveva annullato il provvedimento nella parte in cui introduceva la maggiorazione all’addizionale sull’energia elettrica, poche settimane fa anche la quinta sezione del Consiglio di Stato, con sentenza definitiva ed inappellabile, aveva confermato la sentenza di primo grado.

“La storia ha dell’incredibile – dichiara il capogruppo di minoranza e presidente del Comitato Civico Patto con la Città, Lorenzo Balducelli – l’amministrazione di Leone Gargiulo, bocciata da due sentenze, di cui quella del Consiglio di Stato definitiva ed inappellabile, si autoassolve con una delibera di Consiglio comunale che straccia due provvedimenti della magistratura”.

“Tecnicamente non può eludersi il giudicato amministrativo attraverso una ratifica e/o convalida di un atto annullato e, in quanto tale, non più esistente e produttivo di effetti” ha tuonato nel corso della seduta del civico consesso il consigliere comunale Sergio Fiorentino, innescando tra l’altro un durissimo scontro con il sindaco Leone Gargiulo, precisando anche che “la delibera originaria, reiterata oggi dal Consiglio, si appalesa illegittima anche nel merito, sostanziandosi in una pressione tributaria superiore a quella consentita dalla norma introduttiva della facoltà per i Comuni di istituire una maggiorazione sulla addizionale in questione”.

Al momento del voto il gruppo consiliare Patto con la Città per protesta si è allontanato dal Consiglio Comunale preannunciando nuove azioni giudiziarie.

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