Abusi edilizi a Sorrento: altri 11 casi di “mattone selvaggio”

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SORRENTO. Verifiche e controlli nella città del Tasso in merito all’abusivismo edilizio: altri 11 casi portati alla luce, che vanno a fare il paio con le 10 denunce partite una settimana fa.

Ecco alcuni dei casi scoperti dai funzionari municipali: un corposo cambio di destinazione d’uso di un manufatto situato a Cesarano; un ristorante in riva al mare che avrebbe montato un gazebo e un banco per il servizio bar fuorilegge. In un condominio del centro storico, inoltre è stato completato un impianto di distribuzione gas, che non convince i tecnici del Comune; in un’attività privata del corso Italia è stato rinvenuto un soppalco fuorilegge; lungo la strada che conduce al porto di Marina Piccola la sola acquisizione del titolo ambientale non è bastata a un privato per non essere incluso nel dossier municipale degli abusi edilizi dell’ultima estate.

Le opere fuorilegge sono comunque state scovate anche in periferia. In particolare, riflettori accesi su ciò che avviene nelle frazioni collinari. In località Montecorbo, al confine con la vicina Massa Lubrense, due vicende singolari hanno fatto allertare i dipendenti del nucleo antiabusivismo e del corpo di polizia municipale. Si tratta nel merito di lavori edili in corso – almeno a detta del dossier del Comune di Sorrento – in totale difformità alla Scia, cioè la segnalazione certificata di inizio attività.

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