A Sorrento via alla rottamazione delle cartelle per 3milioni di euro

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SORRENTO. C’è la possibilità di pagare quanto dovuto in un’unica soluzione entro la fine del prossimo mese di agosto oppure in 22 rate fino al 2021. Sono le modalità offerte ai contribuenti di Sorrento per saldare i debiti legati al mancato versamento di diverse imposte municipali. Il Consiglio comunale nel corso della sua ultima seduta, ha approvato il regolamento per la definizione agevolata delle entrate previsto dal Decreto Crescita.

Il provvedimento fa riferimento a 5 imposte per le quali, al 31 dicembre 2017, siano state notificate ingiunzioni di pagamento: Ici, Tarsu, Tares, Imposta sulle pubblicità e sanzioni amministrative emesse per violazioni del Codice della Strada. In quest’ultimo caso, però, la definizione agevolata si applica ai soli interessi e non cancella la multa. Restano esclusi il canone per l’occupazione di suolo pubblico e la Tasi per la quale, al 31 dicembre 2017, non risultano emesse ingiunzioni di pagamento.

I contribuenti di Sorrento che abbiano delle cartelle in sospeso entro il 31 agosto potranno regolarizzare la propria posizione pagando l’importo dovuto senza le sanzioni. Il versamento può avvenire in un’unica soluzione oppure in 22 rate. Il Consiglio comunale, infatti, ha approvato l’emendamento proposto da Ivan Gargiulo, capogruppo del Pd, con l’obiettivo di aumentare da 12 a 22 il numero delle tranche in cui il pagamento può essere dilazionato.

Per accedere alla definizione agevolata basterà compilare il modulo messo a disposizione da Andreani Tributi, società concessionaria del servizio di riscossione per il Comune di Sorrento, e impegnarsi a rinunciare alla prosecuzione del giudizio nel caso il mancato pagamento dell’imposta sia già sfociato in un braccio di ferro davanti alla magistratura.

La definizione agevolata consentirà al Comune di recuperare somme consistenti. Solo per le violazioni del Codice della Strada, al 31 dicembre 2017 l’ente ha emesso ingiunzioni per due milioni e 140mila euro cui se ne aggiungono altri 288mila per l’Ici, 82mila per la Tarsu, 415mila per la Tares e quasi 21mila per l’Imposta sulla pubblicità. Complessivamente, stando alla relazione stilata dal dirigente comunale Donato Sarno, la definizione agevolata dovrebbe comportare la rottamazione di una somma vicina ai 248mila euro. Avanzerebbe, in ogni caso, un residuo di circa due milioni e 700mila euro.

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