Rimossa la baracca dallo spazio antistante il Chiostro di San Francesco

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SORRENTO. Rimossa la baracca abusiva posizionata in piazza Francesco Saverio Gargiulo, dinanzi ad uno dei monumenti più ammirati della città, il Chiostro di San Francesco ed all’ingresso dell’omonima chiesa ed in prossimità dell’accesso alla Villa Comunale. A decretare l’illegittimità della struttura sono stati gli uffici comunali competenti che hanno emanato l’ordinanza dopo l’accertamento eseguito dagli agenti del comando della polizia municipale sull’occupazione di suolo pubblico.

Verifiche che hanno confermato quanto anticipato dal nostro sito in diverse occasioni e riportato anche da Il Mattino con due articoli usciti nelle ultime settimane: chi ha installato il capanno non era in possesso delle necessarie autorizzazioni amministrative. Infatti la 55enne alla quale è stata indirizzata l’ordinanza del dirigente facente funzioni del IV Dipartimento del Comune di Sorrento, Antonino Giammarino e del funzionario incaricato, Daniele De Stefano, in base a quanto riscontrato dai caschi bianchi del comandante Antonio Marcia, è titolare esclusivamente di una concessione per “il posteggio su aree pubbliche per il periodo dal 20 aprile al 31 dicembre di espositori rimovibili”. La baracca in questione, invece, tutto era fuorché rimovibile, come si evince anche dal dossier fotografico degli stessi vigili urbani di Sorrento.

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Alla commerciante, quindi, è stato intimato di “rimuovere immediatamente la struttura, con copertura in lamiera metallica, abusivamente posta in prossimità dell’ingresso della Villa Comunale e fronteggiante l’accesso al Chiostro di San Francesco risalente al ‘300, occupanti suolo pubblico in assenza di concessione”. In caso di mancata ottemperanza entro 3 giorni sarebbe scattata la denuncia penale e la rimozione in danno. Proprio per questo il capanno è stato portato via appena è stata notificato il provvedimento (come si vede anche dalla foto a lato scattata ieri).

Gli uffici di piazza Sant’Antonino si sono mossi anche in seguito alle tante prese di posizione contro quella cabina in legno che è stata identificata dai residenti come la profanazione dell’angolo più suggestivo di Sorrento. Numerosi i cittadini che, nelle ultime settimane, hanno segnalato la presenza della baracca in uno dei punti della città più frequentato ed ammirato dai turisti e quello più amato dai sorrentini stessi.

È stata chiamata in causa l’amministrazione comunale, così come le forze dell’ordine ed anche la competente Soprintendenza, pronta a far rimuovere le tensostrutture dai bar di piazza Tasso per far posto ad orripilanti ombrelloni, ma cieca dinanzi al casotto sorto dinanzi all’antico Chiostro di San Francesco. Dopo tante pressioni, finalmente, qualcuno ha capito che in una città come Sorrento non si può consentire tutto, ad un certo punto bisogna porre un limite, un confine oltre il quale non si può andare. Vogliamo credere che sia il risveglio dell’orgoglio di chi ama la propria terra ed è stufo di vederla oltraggiare sotto i propri occhi. L’auspicio è che la baracca di piazza Gargiulo sia solo il primo passo.

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