Il Governo ci ripensa, slitta l’apertura delle discoteche e l’ok a fiere e congressi

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Marcia indietro del Governo sulle riaperture. L’esecutivo del premier Giuseppe Conte decide di rinviare il via libera a calcetto e altri sport di “contatto” al 25 giugno e la riapertura delle discoteche al 14 luglio. Riaprono i parchi giochi e i centri estivi per i bambini, ma per andare alle terme e nei centri benessere la curva dei contagi dovrà essere al minimo. Sono queste le misure contenute nel Dpcm firmato ieri sera dal Pre del Consiglio che entra in vigore lunedì.

Lo stesso giorno sarà attiva in tutta Italia anche “Immuni” l’applicazione per tracciare i positivi al Covid-19. “Siamo arrivati al punto che ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte”, sottolinea il ministro Francesco Boccia facendo riferimento alle eventuali decisioni delle Regioni sull’allentamento dei divieti.

Nella bozza del Dpcm circolata giovedì era stato inserito il permesso di giocare a calcetto, basket e beach volley, persino di disputare incontri di boxe. Invece durante il Consiglio dei ministri sono state accolte le perplessità del ministro della Salute, Roberto Speranza, e si è deciso di rinviare ancora. Se ne riparla il 15 ma sarà comunque necessario l’ok dei ministri competenti. Slitta di un mese, anche la riapertura delle discoteche: “Restano sospese fino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi”

Rimangono delle limitazioni anche per le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo che possono ripartire “a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”. La stessa regola è prevista per i centri termali.

Una buona notizia arriva, invece, per i più piccoli. Dopo i mesi del lockdown i bambini possono tornare a giocare nei parchi: “È consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia”.

Per quanto riguarda i viaggi all’estero il decreto stabilisce che “fino al 30 giugno 2020, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da Unione europea e Gran Bretagna, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. L’elenco degli Stati consentiti contiene “gli stati membri dell’Unione europea; gli Stati parte dell’accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano; Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord, Serbia”.

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