Il Gal Terra Protetta per tutelare gli agricoltori della penisola

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SORRENTO. “Gli agricoltori della penisola sorrentina sono custodi di prodotti, come il limone, conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo: abbiamo il dovere di tutelarli”. Così Giuseppe Guida, presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari nel corso del primo incontro di ascolto del territorio in vista della costituzione del “Gruppo Azione Locale (Gal) Terra Protetta”, svoltosi ieri presso la sala consiliare del Comune di Sorrento.

All’evento, oltre a Guida, hanno preso parte il vice sindaco di Sorrento, Raffaella Cancellieri, l’agronomo Tullio Esposito e Gennaro Fiume, già coordinatore del “Gal Colline Salernitane” ed esperto di analisi dell’offerta turistica locale. Presenti anche numerosi produttori locali, rappresentanti di associazioni ed enti, tra cui Coldiretti e Slow Food, che operano sul territorio dei ventidue Comuni coinvolti nella costituzione del Gal, lo strumento di programmazione che riunisce tutti i potenziali attori dello sviluppo del territorio. Gli incontri preliminari servono, perciò, a sviluppare un Piano per le aree interessate che possa poi concorrere nell’utilizzo dei fondi del Psr, ovvero il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

“Il territorio della penisola sorrentina – ha detto il numero due della Giunta di Sorrento – entra così a far parte di una programmazione regionale che ha l’Ente Parco come organizzatore. Si tratta di un’occasione importantissima: saranno 13, in totale, i Gal da costituire”.

“Per la prima volta quest’anno – ha spiegato il presidente Guida – la Regione Campania ha inserito la penisola sorrentina e quella amalfitana nelle aree dov’è possibile costituire un Gal, un Gruppo capace di recepire le misure europee del Psr. Ci sono misure per i privati, come ad esempio ammodernamento aziendale e formazione, e per gli enti pubblici. Le risorse che saranno destinate al territorio del Gal verranno messe a bando. L’Ente Parco, fungendo da organizzatore, ha chiesto la disponibilità a molti Comuni del territorio facendo da raccordo tra pubblico e privato: alla fine la percentuale di partecipazione sarà pari a 49% pubblico e 51% privati. In questo momento – ha continuato Guida – c’è la necessità di ascoltare i territori per dare vita ad una strategia di sviluppo condivisa. Una volta costituito il Gal e dopo aver predisposto il Piano di Sviluppo verrà costituita una società che gestirà i bandi per nome e per conto dell’Unione Europea”.

Entrando nel merito del territorio di riferimento Guida ha affermato: “Dobbiamo prendere coscienza che la penisola sorrentina non è più un territorio agricolo, qui il turismo ha soppiantato tutto. Gli agricoltori rimasti sono custodi di prodotti, come il limone, conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo: abbiamo il dovere di tutelarli”.

“Il primo discorso che va fatto – ha detto Esposito – è a livello politico, ragionando con tutti i Comuni coinvolti. A quel punto bisogna analizzare i dati. La penisola sorrentina da sola rappresenta un quarto del Pil di tutta la Campania. Permettere che le aziende invecchino significa impoverire l’intera Regione. Altri obiettivi da perseguire sono: la necessità di corsi professionali, lo sviluppo della filiera corta, la valorizzazione di storiche produzioni come quella della seta”.

“Ora ci troviamo in una prima fase – ha spiegato Fiume – in cui è necessario costruire un progetto che parta dalle istanze del territorio. Importantissima è la cooperazione tra chi produce, chi vende e chi consuma. Sarete padroni del vostro futuro”.

Il prossimo appuntamento è previsto venerdì 15 luglio a Vico Equense.

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