Viadotto della “Sorrentina”, dietro-front di sindaci e albergatori

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Lavori urgenti e poi rinvii. Chi li ha chiesti? Chi li ha concessi? E si potevano concedere? Dopo i fatti del viadotto Morandi di Genova, è cominciata la fuga dalle responsabilità per i ritardi con cui si sta procedendo alla manutenzione del viadotto San Marco di Castellammare di Stabia. Vedere i piloni decapitati del Morandi ha riportato alla mente le vibrazioni che si avvertono ogni volta che si è fermi sulla carreggiata a Castellammare, e di lato passa un mezzo pesante. E poi quelle impalcature lasciate sul posto che, insieme a crepe ben visibili, finiscono per alimentare le paure.

Ieri mattina il vice sindaco di Castellammare di Stabia Lello Radice, ha sollecitato l’Anas a fare chuiarezza. Lorenzo Balduccelli, il sindaco di Massa Lubrense, era presente alla riunione in cui si decise il rinvio. “L’Anas ha sempre escluso pericoli, parlando di lavori necessari ma mai di pericoli imminenti. Chi avrebbe mai chiesto rinvii di fronte a veri rischi? Anzi – aggiunge Balduccelli – l’Anas accettò lo slittamento a settembre e non a novembre, come pure fu chiesto, solo perché bisognava dare continuità all’appalto. Il cantiere rimaneva sospeso, in caso contrario i costi sarebbero inevitabilmente lievitati. Insomma l’Anas non deve solo dire lavori rinviati per esigenze turistiche. Ma deve anche aggiungere che non sussistono situazioni di pericolo, così come i suoi tecnici hanno ripetuto in Prefettura ai sindaci”.

Il viadotto San Marco è una variante della statale “Sorrentina”, la n.145. Evita l’attraversamento di Castellammare di Stabia al traffico in ingresso e in uscita della penisola sorrentina. E immette sulla statale Agerolina, la n. 366, che unisce le due costiere, quella sorrentina e quella amalfitana. Insieme, queste due statali servono il comprensorio turistico più grande ed economicamente più rilevante del Mezzogiorno. È evidente, quindi, che non si può marciare a vista.

“L’Anas – dice il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo – ci deve dire quando finiranno i lavori, se è stata predisposta un’adeguata segnaletica per indicare i percorsi alternativi, se sono stati raggiunti accordi sulla vigilanza per l’attraversamento urbano. E poi le alternative. A settembre siamo ancora in piena stagione turistica, perché non intensificare i collegamenti via mare? Gli armatori, con l’aiuto della Regione, potrebbero alleggerire di molto il traffico”.

Vuole vederci chiaro il presidente di Federalberghi, Costanzo Iaccarino. “Abbiamo chiesto un nuovo incontro in Prefettura. Vogliamo sapere se le cose stanno come ci hanno sempre detto e cioè che si tratta di manutenzione e non di pericoli imminenti. Non possiamo agire sull’onda delle emozioni. Se i lavori bisogna farli subito, qualcuno lo deve dire con chiarezza e predisporre subito un piano di viabilità alternativa”.

di Antonino Pane da Il Mattino

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